Appello del presidente Lami: aiutateci a sostenere Santa Croce

Il numero 1 del club toscano ha manifestato apertamente le difficoltà a gestire la società in un campionato impegnativo e costoso come l'A2 chiedendo agli imprenditori di intervenire per non dover rinunciare al titolo sportivo
Appello del presidente Lami: aiutateci a sostenere Santa Croce

SANTA CROCE (PISA)- Il presidente della Kemas Lamipel Santa Croce Alberto Lami ha voluto oggi lanciare un messaggio importante, una rischiesta d'aiuto, agli imprenditori del suo territorio, in vista della prossima stagione. La gloriosa e storica società toscana infatti dovrà fare i conti con le difficoltà dettate dai costi di gestione per capire se potrà o meno affrontare il prossimo campionato di A2 Maschile e soprattutto con quali ambizioni.

L’appello del presidente, Alberto Lami-

« La Società, vista la situazione delle nostre aziende, considerato che le risorse umane ed economiche sono limitate in rapporto a quanto necessario per affrontare il campionato di serie A in maniera tranquilla, ritiene di dover rivolgere un appello a chi ha a cuore i Lupi e quello che rappresentano, e hanno rappresentato, per il nostro territorio. Vogliamo capire se ci sono persone che hanno la voglia e la possibilità di venire a darci una mano sia in termini di risorse che di aiuto diretto. In assenza di ciò, affrontare un campionato di A2 nella situazione attuale diventerebbe molto complicato ».

Un intervento chiaro e diretto, senza giri di parole:

« Se non ci fosse questa possibilità, l’attuale Società valuterà ciò che è più opportuno, e quindi cosa potrà fare, o non potrà fare, in base alle risorse a disposizione. Il tutto mettendo sempre al centro il bene dei Lupi e dei propri tesserati ».

Con una doverosa precisazione:

 « Naturalmente, rimarranno in ogni caso inalterati l’impegno e la dedizione per tutto quello che è il comparto del settore giovanile, femminile e maschile, nostro fiore all’occhiello ».


Non un grido d’allarme, ma una richiesta di collaborazione per così dire “fisiologica” in un momento difficile per tante realtà sportive, tra costi di gestione alle stelle, riforme onerose e quant’altro. L’unione farà la forza? Tanti territori e comprensori, nel panorama sportivo, hanno dimostrato di saper lavorare in sinergia per inseguire obiettivi ambiziosi o anche per mantenere categorie prestigiose.

Le prossime settimane ci diranno se l’appello cadrà nel vuoto oppure se e come sarà raccolto.

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