Chieri ha carattere, Nervini lo esalta

Vittoria al tie-break contro Milano che spreca ed è troppo discontinua. La giovane campionessa del mondo fa sua la sfida con Egonu e si prende il titolo di Mvp. Coach Negro: "Ci sono ampi margini di crescita"

Coraggiosa, sfrontata, spietata. Reale Mutua Fenera Chieri ‘76 che supera 3-2 Milano e lo fa soccombendo in molti fondamentali – dal muro (6-15), agli errori offensivi (16-9) e in battuta (25-19) – ma trionfando nel computo più importante, quello del risultato, perché ha attaccato di più e in modo più efficace, ha spinto forte dai 9 metri, con rischi calcolati, difeso centinaia di palloni, tenuto a bada le bocche da fuoco del Vero Volley col muro/difesa. Un gruppo che coach Nicola Negro sta plasmando. Vietato illudersi in una stagione carica di impegni, ma cortissima come svolgimento temporale. Un calo, un infortunio, possono stravolgere tutto. Ma questo Chieri possiede un gioco, perfettibile ma già identificabile (veloce, aggressivo, a tratti feroce), un cuore gonfio di passione e un animo da combattente. E poi ci sono Stella Nervini che ha stravinto il confronto tra campionesse del mondo con le sue compagne di nazionale in maglia meneghina (MVP con 20 punti, perfettamente distribuiti, e 72% di positività in ricezione), l’opposto Nemeth (top scorer con 29 punti e 46% di positività) e Kunzler che si candida come un altro colpaccio del ds Gallo. E poi un lavoro collettivo fatto di solidità al centro di Cekulaev-Gray, della regia sicura di Van Aalen (l’olandese si sta emancipando da timidezze e insicurezze) e dei ritrovati movimenti felini di capitan Spirito.

Una vittoria che dà morale, primo set da urlo

Una Milano narcisista e scostante è andata avanti a strappi, disunendosi e poi ricompattandosi solo quando si è aggrappata alle individualità anche loro, peraltro, a corrente alternata (Egonu stessa pur a fronte di 24 punti). Da salvare Pietrini, Piva e Kurtagic a muro. Match a compartimenti stagni. Merito del Chieri quello di conquistare i due set giocati punto a punto: il primo interminabile, chiuso sul 36-34 dopo aver annullato 8 set-point, grazie a un ace “sporcato” dal net di Nemeth e al muro di Cekulaev su Danesi; il terzo, strappato 25-23 con Nemeth e una staffilata di Nervini dopo una difesa da urlo di Spirito su Egonu. Il tie-break ha esaltato Nervini che ha rotto l’equilibrio firmando 3 punti di fila (da 12-10 a 14-11) prima dell’errore al servizio di Danesi del 15-12. "Vittoria importante perché dà morale e convinzione che il percorso iniziato è quello giusto – spiega Negro – . Proseguiamo così, ci sono tanti margini di crescita. Predico calma all’ambiente. Non facciamoci ubriacare dalla gioia: i veri valori non sono ancora emersi". "Sfida lunga e strana che è passata molto dal primo set – dice Francesca Bosio - . Siamo state brave a rientrare, ma certi passaggi a vuoto non ce li possiamo permettere".