Mazzanti, le esclusioni, Egonu e giù dal podio agli Europei
Il Campionato Europeo, che l’Italia aveva vinto nel 2021, era la cartina al tornasole, l’occasione di dimostrare che potevamo quanto meno lottare sul tetto del continente. Mazzanti, però a conferma degli spifferi che arrivavano dal ritiro delle azzurre, al momento delle convocazioni lasciava fuori in un colpo solo Chirichella (a lungo capitana delle azzurre), De Gennaro (miglior libero del mondo senza se e senza ma) e Bosetti (colonna della nazionale Campione d’Europa). Di contro, proprio alla vigilia dell’esordio, il CT azzurro accoglieva in gruppo Ekaterina Antropova che, appena conseguita la cittadinanza italiana, veniva eletta opposto titolare, soppiantando nel 6+1 Paola Egonu. Allontanando le critiche Mazzanti è andato avanti per la sua strada. L’Italia ha superato senza particolari patemi la prima fase, dove gli avversari non erano certo irresistibili, ha vinto il quarto di finale contro la Francia ed è arrivata alla semifinale, senza aver mai convinto sia nel gioco che nello spirito di gruppo.
Egonu, sempre più malinconica, è stata utilizzata con il contagocce, soprattutto nel doppio cambio volto a rinforzare muro e attacco in determinati frangenti delle partite. Troppo poco per una come lei abituata a caricarsi la squadra sulle spalle. Il brusco risveglio nella sfida con la Turchia. Una bella Italia per larghi tratti si è persa nei momenti decisivi subendo un’amarissima sconfitta al tie break. La finale per il terzo posto ha visto in campo una squadra demotivata e svogliata che si è arresa senza lottare alla più modesta Olanda. Egonu, chiamata in campo a raddrizzare una situazione ormai compromessa, è finita per annegare nello stesso mare delle sue compagne. Azzurre giù dal podio di quello che doveva essere il loro Europeo.