"Ho detto a mio padre: Smettila di piangere": la rivelazione di Coco Gauff

Le parole della 19enne americana, nuova campionessa degli Us Open
"Ho detto a mio padre: Smettila di piangere": la rivelazione di Coco Gauff© EPA

NEW YORK (STATI UNITI D'AMERICA) - Grandissime emozioni e lacrime per la nuova regina degli Us Open Coco Gauff. La 19enne americana, trascinata dal pubblico di casa, ha superato in rimonta la nuova numero 1 al mondo Aryna Sabalenka mettendo in bacheca il primo trofeo negli Slam. La giovane promessa del tennis ha stregato i propri tifosi che l'hanno incitata riempendo gli spalti dell'Arthur Ashe.

Sul cemento di Flushing Meadows Coco ha costruito il suo primo - si prevede di una lunga serie - successo prestigioso diventando la più giovane americana a vincere gli Us Open dai tempi del suo idolo Serena Williams nel 1999. "Questo momento non poteva essere più dolce o più speciale - le parole della neo campionessa riportate da Supertennis che ha trasmesso in diretta il torneo -. Ho vinto contro una grandissima giocatrice che merita il traguardo che ha raggiunto e che è anche una ragazza davvero simpatica. Grazie a tutto il pubblico, è una serata fantastica". L'emozione è tanta e anche papà scoppia in lacrime: "Smettila di piangere per favore".

Segui tutto il tennis LIVE sul nostro sito

Coco Gauff, che emozione dopo il trionfo agli Us Open

Da lunedì la campionessa di Atlanta balzerà dalla 6ª alla 3ª posizione del ranking Wta. Per lei, dopo Cincinnati e Washington, l'acuto più importante e 18° match vinto negli ultimi 19: "Parigi, con la sconfitta in finale del 2022 (contro la polacca Iga Swiatek ndr), è il luogo in cui tutto è cambiato. Perché in quel momento ho sentito la pressione di giocare la prima finale e ovviamente non ho reso al meglio. Stavolta invece sentivo di giocare al meglio delle mie possibilità. Il momento chiave? Forse quando ho coinvolto il pubblico dopo un bel passante, da quel momento mi sono sentita in grado di tornare a casa con il trofeo". Un sogno realizzato e mentalmente inseguito sin da bambina: "La prima volta che mi sono immaginata su questo campo è stato tanto tempo fa, quando avevo otto anni e per la terza o quarta volta di fila arrivai qui per l'Arthur Ashe Kids' Day, semplicemente guardando gli altri giocare. Quando avevo 13 anni e giocavo gli Us Open juniores, ho seguito la finale maschile di quell'anno, e allora ancora di più mi immaginai protagonista al posto loro. Il supporto che ho trovato in queste due settimane è incredibile. Ovviamente in primis da parte del presidente Obama e dell'ex First Lady Michelle, è pazzesco che fossero qui per la mia partita del primo turno".

Il ringraziamento speciale alle sorelle Williams

"Quando ho abbracciato mio padre, l'ho sentito piangere e non l'avevo mai visto piangere in vita mia - continua -. Mia madre, invece, sapevo che avrebbe pianto indipendentemente dal fatto che avessi vinto o perso. Non ne sono rimasta davvero sorpresa. Quando mi sono seduta dopo averli abbracciati prima della cerimonia, mi è sembrato tutto reale solo in quel momento, ma quando stavo per abbracciarli non è stato così. I sogni diventano realtà". È il momento anche di dire grazie a chi le ha dato l'ispirazione, la voglia di inseguire il sogno: "Venus e Serena (Williams ndr) sono il motivo per cui ho in mano questo trofeo oggi. Mi hanno permesso di credere in questo sogno. Non ci sono stati molti tennisti di colore a poter vincere in questo sport. Io direttamente ricordo solo loro. Penso a Serena, a tutto quello che ha dovuto affrontare, a Venus che lotta per la parità di montepremi: sono state un'ispirazione. Ed è un onore essere in questo gruppo con loro. Adesso vorrei poter dare questo trofeo alla Coco del passato, così che lei possa capire che tutte quelle lacrime versate sono valse questo momento".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...