Sinner numero tre del mondo dopo gli Australian Open? Cosa deve succedere

Il campione altoatesino può scalare ulteriormente la classifica grazie al super rendimento nel primo Slam della stagione: può superare Medvedev, ecco come

Jannik Sinner sta avendo un rendimento eccezionale agli Australian Open. Nei primi quattro match del primo Slam del 2024 il campione azzurro ha vinto 12 set senza perderne nessuno: attualmente è l’unico dei big 8 rimasti in corsa a esserci riuscito. Non solo questo però perché il talento azzurro sta demolendo un record dopo l’altro con una prova di forza clamorosa, portando a casa ogni partita senza forzare o andare mai in sofferenza. La grande abilità di Sinner è quella di gestire con calma olimpica tutti i momenti della partita, scegliendo in totale serenità il momento giusto per mettere a referto la giocata giusta.

In questo il campione di San Candido assomiglia molto a sua maestà Roger Federer: classe infinita e totale controllo delle emozioni, il tutto per compiere la mossa decisiva nel momento decisivo per portare il match sul binario della vittoria. È successo contro Van de Zandschulp, si è verificato nuovamente con De Jong e Baez e si è ripetuto anche contro Khachanov: Sinner viaggia sul ritmo impostato nella seconda parte della scorsa stagione quando, da dopo gli Us Open in poi è riuscito a trovare la formula vincente per diventare uno dei primi 4 giocatori al mondo (26 vittorie su 29 partite, incluso il ritiro contro De Minaur a Parigi Bercy), battendo tutti i migliori del ranking grazie alle sue qualità.

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Sinner numero 4 del mondo ma può salire sul podio?

Già la classifica mondiale. Attualmente Sinner è il numero 4 del mondo e dopo aver raggiunto i quarti di finale dell’Australian Open ha già la certezza di non poter scendere ulteriormente da questa posizione: nessuno dei giocatori alle sue spalle ancora in corsa nel torneo australiano, infatti, può aritmeticamente superarlo anche in caso di vittoria a Melbourne. A questo punto però la domanda sorge spontanea: Sinner può migliorare la propria classifica? La risposta è sì ma solo di un gradino considerando che anche in caso di trionfo il 28 gennaio prossimo e di contemporanea eliminazione di Djokovic e Alcaraz ai quarti, Sinner non potrebbe raggiungere la quota di punti in classifica che il serbo e lo spagnolo già hanno.

Dunque Sinner può diventare numero tre del mondo, scavalcando nel ranking il russo Daniil Medvedev. Ma come può riuscire nell’impresa? Prima di tutto bisogna capire come funziona la classifica in tempo reale. L’Australian Open è uno dei tornei più importanti della stagione tennistica, fa parte del circuito del Grande Slam, e proprio per questo garantisce una grande quantità di punti a mano a mano che ci si avvicina alla finale. Ad esempio i tornei 1000, 500 e 250 ne assegnano di meno rispetto agli Slam e inoltre il numero dei punti previsti in questa stagione in tutti i tornei è stato leggermente modificato rispetto al passato.

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Sì, Sinner può diventare numero 3 e superare Medvedev: ecco come

Sinner, grazie al suo percorso perfetto nella prima settimana del torneo australiano, è salito a quota 6710 punti (ha iniziato l’anno da 6490) e qualora dovesse proseguire il suo cammino ne aggiungerebbe altri. Se dovesse battere Rublev nei quarti di finale ne guadagnerebbe altri 400, in caso di successo in semifinale (o con Djokovic o con Fritz) ne metterebbe a referto altri 500 e qualora dovesse alzare al cielo la Coppa ne incasserebbe altri 700. Tutto questo gli permetterebbe di volare a quota 8310 punti.

In questo momento invece il numero 3 del mondo Medvedev ne ha 7865 e in caso di successo nel prossimo match contro il polacco Hurkacz salirebbe a 8265, leggermente sotto il livello che avrebbe Sinner in caso di trionfo agli Australian Open (8310). Ciò significa che l’azzurro sarebbe il nuovo numero 1 del mondo in un solo caso: se vincesse il torneo e Medvedev non dovesse accedere alla finalissima di domenica prossima. Da questo punto di vista anche un trionfo in finale contro Medvedev non permetterebbe a Sinner di conquistare la terza posizione nel ranking: qualora dovesse verificarsi un simile scenario il torneo si chiuderebbe con Jannik a quota 8310 e Medvedev a 8765. Allo stesso modo una sconfitta in finale contro qualsiasi avversario (a prescindere dal cammino di Medvedev) impedirebbe a Sinner di salire di un gradino il ranking mondiale (7610 punti per Jannik contro i 7865 che già ora ha sicuramente Daniil).

Sinner nuovo numero 3? Primo Slam e nella storia del tennis

Al contrario se Medvedev, come detto poco sopra, uscisse di scena o ai quarti o in semifinale e Sinner dovesse trionfare nella finalissima oltre alla Coppa avrebbe la soddisfazione di diventare l’unico italiano nell’era Open (successiva al 1973) ad aver raggiunto una posizione così alta nella classifica mondiale (Nicola Pietrangeli nel 1959 e nel 1960 era stato numero 3 ma la classifica non veniva stilata da un computer ma da giornalisti). Tutti gli italiani ovviamente fanno il tifo per questa ultima possibilità.

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Jannik Sinner sta avendo un rendimento eccezionale agli Australian Open. Nei primi quattro match del primo Slam del 2024 il campione azzurro ha vinto 12 set senza perderne nessuno: attualmente è l’unico dei big 8 rimasti in corsa a esserci riuscito. Non solo questo però perché il talento azzurro sta demolendo un record dopo l’altro con una prova di forza clamorosa, portando a casa ogni partita senza forzare o andare mai in sofferenza. La grande abilità di Sinner è quella di gestire con calma olimpica tutti i momenti della partita, scegliendo in totale serenità il momento giusto per mettere a referto la giocata giusta.

In questo il campione di San Candido assomiglia molto a sua maestà Roger Federer: classe infinita e totale controllo delle emozioni, il tutto per compiere la mossa decisiva nel momento decisivo per portare il match sul binario della vittoria. È successo contro Van de Zandschulp, si è verificato nuovamente con De Jong e Baez e si è ripetuto anche contro Khachanov: Sinner viaggia sul ritmo impostato nella seconda parte della scorsa stagione quando, da dopo gli Us Open in poi è riuscito a trovare la formula vincente per diventare uno dei primi 4 giocatori al mondo (26 vittorie su 29 partite, incluso il ritiro contro De Minaur a Parigi Bercy), battendo tutti i migliori del ranking grazie alle sue qualità.

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