Sinner-Medvedev, "la telefonata" Panatta-Bertolucci
Bertolucci inizia la conversazione con Panatta spiegando la sua reazione nel momento in cui Sinner ha ottenuto la vittoria contro Medvedev: "Io guarda ho fatto un urlo devo dire alla fine che poche volte nella vita. Troppo bello, troppo godurioso e poi portata a casa così, sotto due set a zero, partendo male, ci siamo anche sentiti, era lento. Poi piano piano, piano piano l'ha agganciato. Comunque primi due set Medvedev devo dire ha giocato a livelli che ha sfiorato la perfezione però il ragazzo piano piano... e alla fine è diventato a chi ha più attributi e da quel punto di vista lì, secondo me, in tanti si fanno male scontrandosi con lui". A quel punto interviene Panatta: "Disamina del match completamente sbagliata. Allora, ora ve la spiego io. Il russo oggi è andato contro la sua natura. Devo dire questo lo avevi detto anche tu ieri, l'unica cosa che hai indovinato in 15 giorni. Lui si è messo a giocare contro la sua natura, cioè anticipando, non dando tempo, ha aggredito diciamo Sinner". A quel punto Bertolucci aggiunge: "Lo prendeva sul tempo".
E Panatta conferma: "Sì, Sinner ha bisogno di quel decimo di secondo per spostarsi, per prendere la mira. Quando deve giocare un po' d'istinto diventa meno forte. Poi ha giocato in maniera straordinaria, un livello... Però io ti dico che, se dicessi la famosa frase che tu ricordi 'Non ho mai avuto il minimo dubbio' ti ricordi? Lo dicevamo sempre con Berardinelli... non era proprio così. Però ero convinto che lui avesse molte chance per tornare e vincere il match perché primo non credevo che il russo potesse continuare così e infatti si è visto, a quel ritmo lì è difficile giocare per due ore, due ore e mezza, tre ore in quella maniera lì. E infatti come hai detto tu poi il livello si è un pochino abbassato, la velocità si è un pochino abbassata e ha avuto più tempo anche per tornare in palla. Però detto questo io quando ho visto Sinner entrare in campo, guarda c'avevo vicino mia moglie Anna le ho detto 'non ha la stessa faccia dell'altro giorno con Djokovic' (e Bertolucci aggiunge "era quasi bianco", nda). No, lo vedi era quasi di cattivo umore, che lui invece non è mai così, quando entra è sereno. Me lo ha fatto vedere anche un po' più umano, perché vuol dire che anche lui sente la pressione".