TORINO - Anche Torino è diversa, il giorno dopo l’incoronazione della volpe d’oro. Per esempio tutti aspettano con un surplus di ansia il prossimo novembre, la quarta edizione delle Atp Finals. Del resto Torino è quel posto in cui il pugnetto fece capolino e l’amore sbocciò, le prime pagine di un romanzo popolare che si annuncia corposo e lunghissimo. La prima manifestazione emozionale ed emozionante di Jannik Sinner. Torino è quel posto dove l’amico e compagno di trionfo in Coppa Davis e vive e si allena con coach Gipo Arbino ogni giorno che non gira per tornei. Proprio sui campi d’allenamento allestiti per le stelle delle Atp Finals nel nobile Circolo della Stampa Sporting. Già, anche per Lorenzo Sonego è stata un domenica bestiale. E ce lo rivela, lui, Sonny.
Lorenzo dove ha visto il suo amico in tv?
«A casa, incollato al video, preoccupato davvero nei primi due set. Medvedev aveva cambiato approccio, stile, strategia, più vicino alla linea, aggressivo come mai. Jannik per la prima finale un po’ incerto. Ma a un certo punto del secondo ho visto che stava cambiando la scena: Jannik molto più efficace, continuo e capace dell’accelerazione improvvisa e decisiva nello scambio. E Medvedev accusava la fatica. Ho sentito il battito del cuore aumentare, l’emozione scuotermi dentro. Da fuori la partita è sempre peggio, ancor più se gioca qualcuno a cui sei legato. E io guardo solo gli amici giocare».
Cosa significa anche per voi questo trionfo?
«Una spinta in più ad allenarci, Sinner aiuta a tutti noi a cercare il limite e superarlo, ad aspettare il momento per allenarsi con Jannik. E avvertiamo anche una responsabilità in più. Personalmente, poi, cresce sempre più il sogno di andare alle Olimpiadi e conquistare una medaglia. In doppio ogni Nazione può schierare due coppie. Non dipende da me, ma sarebbe meraviglioso ritrovarmi con lui. Una coppia mi sembrerebbe giusto sia composta da Bolelli e il mio amico fin dai primi passi, Vavassori. A proposito, anche loro sono stati grandiosi. A Wave che ha investito sul doppio auguro di arrivare alle Finals nella nostra cità».
Ha sentito Jannik?
«Gli ho scritto subito. Eppoi ci rivedremo giovedì al Quirinale e sarà un’altra emozione unica ritrovarsi tutti al cospetto del Presidente Mattarella. La certificazione definitiva che abbiamo fatto qualcosa di importante. Eppoi finalmente ci rivedremo tuti assieme. Non succede da Malaga».