Gaudenzi difende Sinner: “Non è stato trattato diversamente dagli altri"

Il presidente dell'Atp è intervenuto sul caso doping che ha coinvolto l'azzurro numero uno del ranking mondiale: le dichiarazioni
Gaudenzi difende Sinner: “Non è stato trattato diversamente dagli altri"© Getty Images

"Jannik Sinner non è stato trattato diversamente dagli altri. Ma ogni caso è differente: la gente confonde spesso il processo con l'esito". Così il presidente dell'Atp Andrea Gaudenzi ha commentato la vicenda di Jannik Sinner, che attende la decisione del Tas di Losanna dopo il ricorso della Wada contro la sua assoluzione per assenza totale di colpa o negligenza in relazione alla positività al Clostebol dello scorso marzo. In un'intervista all'agenzia di stampa australiana AAP, il presidente dell'Atp ha affermato che il procedimento è stato svolto "secondo le regole". Sulla vicenda, ha spiegato Gaudenzi, "credo onestamente che ci sia stata molta disinformazione ed è un peccato. Sono certo al 100% che non ci sia stato alcun trattamento preferenziale. Il processo si è svolto come da manuale, secondo le regole, dall'Itia". Ovvero l'Agenzia Internazionale per l'Integrità nel Tennis (International Tennis Integrity Unit), che si occupa dei controlli e delle relative sanzioni secondo quanto previsto dal codice mondiale anti-doping e dalla lista delle sostanze proibite della Wada. 

 

"Decisione presa da un tribunale indipendente"

 

"Sono contento che sia l'Itia a occuparsi di questo, e non succedeva questo negli anni Novanta quando giocavo io. Allora gestire il programma anti-doping era responsabilità dell'Atp o della Wta", ha spiegato Gaudenzi. Il numero 1 dell'Atp ci tiene a togliere spazio a considerazioni complottiste. "Io ho scoperto dell'assoluzione ad agosto due giorni prima dell'annuncio dell'Itia, come dovrebbe essere" ha detto a Melbourne Park. "All'inizio è stato uno shock ma è un procedimento del tutto indipendente, e il caso è stato deciso da un tribunale indipendente. Tanti possono pensare diversamente, perché si tratta di un giocatore italiano e io sono italiano. Ma il processo è stato identico agli altri. A volte un giocatore può fare appello contro la sospensione e vederselo respinto. Altre volte viene accolto: dipende dalle prove, dalle perizie, dal tipo di sostanza. Insomma da un gran numero di variabili", ha concluso Gaudenzi.

 

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