Sinner alla ricerca di conferme
Stanotte, intorno alle quattro, partirà la stagione. Sinner lo farà sul campo più nobile, la Laver Arena, destinato a diventare in questo primo Slam la sua magione, un piccolo privilegio che il sorteggio gli ha concesso, rovesciando la gran parte degli oppositori nell’inferno del girone “di sotto”, dove grande sarà l’appiccicume dei match che potrebbero cambiare le sorti del torneo. Avversario di Sinner sarà l’omone cileno Nicolas Jarry, 201 centimetri che al servizio si fanno sentire, come anche negli spostamenti, che sono da accelerato. A un passo dai trent’anni Nicolas è alle prese con la terza parte della carriera, la più felice delle tre, a quanto pare. Le prime due si sono spente tra infortuni (al polso il più grave) e storie di doping (trovato positivo a gennaio 2020, squalificato per 11 mesi) dopo che nel corso del 2019 si era imposto nel primo dei tre tornei Atp vinti in carriera, a Bastad. Tornato a giocare a fine di quello stesso anno, con zero punti in classifica e qualche amico disposto a concedergli preziose wild card, ha risalito la china vincendo nei challenger e nel 2023 ha completato la risalita con i successi a Santiago del Cile e Ginevra. L’anno scorso, le finali di Buenos Aires e quella di Roma, la prima in un “1000”, persa con Zverev, l’hanno tenuto in linea di galleggiamento nella fascia alta del ranking, insieme con i successi su tre top ten (Alcaraz, Ruud e Tsitsipas), fino al best ranking del maggio scorso, al numero 16. Ora è 34. Sinner parte dall’1-1 dettato da una sconfitta lontanissima nel tempo, 2019 sull’erba di s’Hertogenbosch, e dal successo di Pechino, in tre set, l’anno scorso. Jarry viene da quattro eliminazioni al primo turno negli Slam dell’anno passato.
