Medvedev batte Fils ma l’esultanza diventa eccessiva: “Colpa dell’adrenalina”

Poi il russo, ex numero 1 del mondo, si scusa: “Di solito non esulto così, ma può capitare”. Cinà, prima semifinale in un Challenger

Indian Wells è il Master dei 2000. Potevano essere addirittura quattro su quattro i rappresentanti della Generazione Z in semifinale, ma Daniil Medvedev ha ‘rovinato la festa’ dei ventenni. Il russo, classe 1996 e unico dei ‘90 a vincere uno Slam e diventare n. 1 del mondo, ha rischiato grosso contro il 2004 francese Arthur Fils, ma è riuscito a spuntarla 9-7 al tie-break del terzo set dopo due ore e mezza di grande battaglia. Questa sera Medvedev affronterà il 2003 danese Holger Rune, mentre nella parte bassa a contendersi un posto in finale saranno il 2001 britannico Jack Draper e il 2003 spagnolo Carlos Alcaraz: è la prima volta che un Masters 1000 o uno Slam vedono almeno tre giocatori nati nel 2000 o dopo al penultimo atto. E dire che all’en plein è mancato davvero poco, con Fils che è stato avanti 4-2 e servizio nel terzo set ed era riuscito a salvare i primi due match point al n. 6 del mondo.

"Non sono riuscito a controllarmi"

Sul 7-7 al tie-break, però, un dritto di poco lungo ha condannato il transalpino, poco prima di una volée non difficile ma probabilmente inaspettata che ha consegnato a Medvedev la sua 15ª semifinale in un “1000”, la prima da Miami 2024. La reazione di Daniil è stata impagabile, con una serie di saltelli liberatori piuttosto sgraziati che hanno fatto il giro del web e l’esultanza rabbiosa quasi in braccio a Fils, con il quale si è immediatamente scusato. "Ho perso tre partite molto tirate quest'anno, man mano rischi di perdere tanta fiducia in quei momenti di tensione - ha raccontato Medvedev dopo la partita -. Pensavo che il punto fosse finito e che avrei dovuto ricominciare da capo, poi ho visto che lui ha sbagliato la volée. Ero sorpreso e in quel momento mi sono fatto sopraffare dall’adrenalina, non sono riuscito a controllarla. Gli sono saltato vicino e poi mi sono scusato... Di solito non esulto così, ma può capitare". Se dovesse superare anche Holger Rune, bravo ad approfittare della mancanza di un vero leader nel primo quarto di tabellone, l’ex n. 1 tornerebbe a giocare una finale e lo farebbe esattamente un anno dopo l’ultima volta. Risale proprio a Indian Wells 2024 l’ultimo match con in palio un trofeo disputato da Medvedev, perso (come anche nel 2023) contro Carlitos Alcaraz.

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Medvedev-Alcaraz come Federer-Nadal 

Dovesse ripetersi la stessa finale anche nel 2025, Alcaraz e Medvedev diventerebbero la seconda coppia nella storia dei Masters 1000 (dal 1990 a oggi) ad affrontarsi per tre anni di fila nella finale dello stesso torneo: a comporre l’unica altra coppia (finora?) capace di questa impresa sono stati Rafael Nadal e Roger Federer, che tra il 2006 e il 2008 si affrontarono tre anni di fila all’ultimo atto del Masters 1000 di Montecarlo. Alcaraz, che al termine del successo non così scontato contro Francisco Cerundolo (6-3 7-6) si è domandato se non fosse il caso di comprare una casa in California, dovrà però prima superare l’ostacolo Jack Draper. Il britannico ha grande potenziale ed è in questo momento n. 11 della classifica live (n. 8 in caso di finale, n. 7 con il titolo: in tutti i casi sarebbe best ranking). Con le condizioni lente e i rimbalzi alti, però, lo spagnolo va a nozze e spodestarlo dal suo trono sarà una vera impresa. "Qui mi sento in pace, per me è un posto bellissimo in cui riesco ad esprimere un grande tennis - ha detto il n. 3 ATP -. Con Jack ci saremmo dovuti allenare insieme in off season: sarà uno degli avversari più duri da affrontare in futuro, e poi è un bravissimo ragazzo fuori dal campo". Intanto, a Creta è arrivata la prima semifinale in carriera a livello Challenger per Federico Cinà, un altro azzurro di belle speranze (classe 2007) che ha già ricevuto una wild card per il tabellone principale del Masters 1000 di Miami. Gioventù al potere, in ogni dove.  

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Indian Wells è il Master dei 2000. Potevano essere addirittura quattro su quattro i rappresentanti della Generazione Z in semifinale, ma Daniil Medvedev ha ‘rovinato la festa’ dei ventenni. Il russo, classe 1996 e unico dei ‘90 a vincere uno Slam e diventare n. 1 del mondo, ha rischiato grosso contro il 2004 francese Arthur Fils, ma è riuscito a spuntarla 9-7 al tie-break del terzo set dopo due ore e mezza di grande battaglia. Questa sera Medvedev affronterà il 2003 danese Holger Rune, mentre nella parte bassa a contendersi un posto in finale saranno il 2001 britannico Jack Draper e il 2003 spagnolo Carlos Alcaraz: è la prima volta che un Masters 1000 o uno Slam vedono almeno tre giocatori nati nel 2000 o dopo al penultimo atto. E dire che all’en plein è mancato davvero poco, con Fils che è stato avanti 4-2 e servizio nel terzo set ed era riuscito a salvare i primi due match point al n. 6 del mondo.

"Non sono riuscito a controllarmi"

Sul 7-7 al tie-break, però, un dritto di poco lungo ha condannato il transalpino, poco prima di una volée non difficile ma probabilmente inaspettata che ha consegnato a Medvedev la sua 15ª semifinale in un “1000”, la prima da Miami 2024. La reazione di Daniil è stata impagabile, con una serie di saltelli liberatori piuttosto sgraziati che hanno fatto il giro del web e l’esultanza rabbiosa quasi in braccio a Fils, con il quale si è immediatamente scusato. "Ho perso tre partite molto tirate quest'anno, man mano rischi di perdere tanta fiducia in quei momenti di tensione - ha raccontato Medvedev dopo la partita -. Pensavo che il punto fosse finito e che avrei dovuto ricominciare da capo, poi ho visto che lui ha sbagliato la volée. Ero sorpreso e in quel momento mi sono fatto sopraffare dall’adrenalina, non sono riuscito a controllarla. Gli sono saltato vicino e poi mi sono scusato... Di solito non esulto così, ma può capitare". Se dovesse superare anche Holger Rune, bravo ad approfittare della mancanza di un vero leader nel primo quarto di tabellone, l’ex n. 1 tornerebbe a giocare una finale e lo farebbe esattamente un anno dopo l’ultima volta. Risale proprio a Indian Wells 2024 l’ultimo match con in palio un trofeo disputato da Medvedev, perso (come anche nel 2023) contro Carlitos Alcaraz.

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