Sinner e la passione in comune per il Milan
Con Sinner, tifoso rossonero come lei atteso stasera allo stadio, due chiacchiere sul Milan le ha mai fatte?
"Io no, ma lui ha in squadra Vagnozzi che è interista. E quindi ha risolto i problemi personali ma non quelli... di cuore sportivo e questo non lo può certo far vivere tranquillo".
E giù una risata. Con le dovute proporzioni, chi è il Sinner di questo Milan?
"La squadra di adesso non c’entra niente con Sinner, dovrebbe esserci uno come Maldini o Baresi, oppure Van Basten che erano i migliori al mondo nel ruolo in cui giocavano".
Il Milan non ha ancora un direttore sportivo: qual è il suo candidato ideale?
"Fosse possibile e lui fosse d’accordo, io Sartori lo prenderei al volo. Poi mi parlano molto bene di D’Amico, anche se non lo conosco bene. Però Sartori è uno che ha scritto la storia a Verona col Chievo, a Bergamo e la sta scrivendo a Bologna".
A proposito di storia: difficile definire in altro modo questa finale per la squadra di Italiano.
"Ecco, in tal senso, pur augurandomi che sia il Milan a portare a casa la Coppa, devo dire che l’unica avversaria che renderebbe meno forte il dolore in caso di ko è proprio il Bologna, che è una società che sta salendo anno dopo anno facendo sempre le cose giuste".
