Sinner in conferenza stampa
In conferenza stampa Jannik ha subito parlato della situazione del gomito: "Ieri ho giocato 20 minuti senza servire e senza colpire al 100%, ma, d'altra parte, cerco sempre di mettermi nella condizione di almeno uscire là fuori e provarci. Oggi ho avuto ottime sensazioni durante il riscaldamento. Anche ieri sentivo che mentalmente dovevo prepararmi. Mi sono messo in testa che oggi avrei giocato, quindi non ero così preoccupato di sapere se sarei sceso in campo o meno. Era solo una questione di percentuale. Oggi è stata molto alta, quindi sono contento".
Come affrontare le partite importanti
"A volte è molto difficile anche per noi giocare contro questo tipo di giocatori. Ben è molto giovane, è un ottimo battitore. Non è facile giocare contro di loro perché puoi avere delle opportunità, ma poi lui batte bene e non sai esattamente cosa fare. Quando batte a 225 kmh dalla linea, è impossibile rispondere. È anche una questione mentale. Dico sempre che il tennis è un gioco mentale, è un mix di esperienza, di abitudine e, naturalmente, la priorità principale è migliorare come giocatore".
Voglia di vincere Wimbledon
"Il tuo obiettivo è vincere tornei che non hai vinto, superfici diverse su cui non hai ancora trionfato, ma allo
stesso tempo cerco di capire che tipo di giocatore sono su questa superficie, che tipo di giocatore sono sulla terra battuta. Guardando l'anno scorso come ho giocato sulla terra battuta, e quest'anno credo di essere migliorato come giocatore. Spero di poter fare lo stesso sull'erba, cercare di capire e credere di essere un tennista migliore sull'erba. Cerco solo di mettermi in queste posizioni, nelle semifinali dei Grand Slam. Sono occasioni incredibili, grandi opportunità. Sono contento di essere tornato in questa posizione e di veder cosa posso ottenere. Non ho ancora vinto qui, quindi lo desidero ancora di più. Spero di poter mostrare un buon tennis nel prossimo turno".
Cambiamento negli ultimi anni
"Sono cambiate molte cose in questi ultimi due anni. Prima delle partite sono più a mio agio, più sicuro di me. So che devo continuare a lavorare e a mettermi sotto pressione perché stanno arrivando nuovi giocatori. La nuova generazione sta crescendo. Novak è ancora qui e, ovviamente, Carlos e molti altri giocatori. Il lavoro non finisce mai. Sono un giocatore diverso, una persona diversa. Spero di poter dire che sono anche più maturo".
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