"Questo evento esibizione sarà molto divertente, ma non è un Grande Slam e non dovrebbe essere visto come tale. Sostengo l'innovazione e il tentativo di portare novità nel tennis, ma non sono d'accordo nel definirlo un evento del Grande Slam". L'allenatore Barry Fulcher ha espresso le sue perplessità sul format rivoluzionario che lo US Open ha introdotto per il doppio misto a partire da questa edizione, al via tra un mese. Non sarà più il classico torneo con gli specialisti del doppio, ma avrà le sembianze di un'esibizione dove saranno presenti i migliori giocatori al mondo nell'ATP e nel WTA. Tra le coppie più attese spicca il tandem Carlos Alcaraz-Emma Raducanu, ma anche quella composta da Jannik Sinner ed Emma Navarro. Eppure Fulcher parla di una presa di posizione momentanea e si dice "curioso di vedere quante di quelle 16 coppie annunciate qualche settimana fa si presenteranno e giocheranno".
Dubbi sul nuovo formato del doppio misto
45 anni e best ranking di 498 nel doppio, Barry Fulcher è un coach di tutto rispetto. Allena infatti la coppia di doppio maschile composta da Julian Cash e Lloyd Glasspool, che ha vinto l'ultima edizione di Wimbledon. Nell'intervista a Tennis365, il britannico ha rivelato le sue perplessità sul nuovo format degli US Open: "Non si tratta solo del premio in denaro, ma piuttosto di eliminare l'opportunità di un Grande Slam in doppio misto. Sarei davvero molto sorpreso se molte di quelle coppie finissero per scendere in campo. L'unica ragione di aver pubblicato quella lista sarebbe quella di far sì che tutti ne parlino. È quasi come se avessero iscritto il loro nome, ma non ci fosse alcun obbligo di giocare". L'unica coppia di doppisti esperti al momento è quella di Andrea Vavassori e Sara Errani, che Fulcher considerà la migliore. Cash e Glasspool risultano esclusi dall'elenco dei partecipanti, ma secondo il loro allenatore "sarà interessante vedere se alcuni giocatori di doppio finiranno per giocare in caso di ritiro dei singolaristi".
Il trionfo a Wimbledon di Cash e Glasspool
In merito ai suoi due allievi, il coach ha ripercorso le emozioni del cammino a Wimbledon, chiuso con la conquista del titolo: "È stato il momento migliore della mia carriera di allenatore finora. L'orgoglio di aver allenato qualcuno per così tanto tempo e poi di aver vissuto quel momento è stato semplicemente meraviglioso. Molti iniziano con l'ambizione di vincere un titolo a Wimbledon. Parli con i ragazzi, parli con i genitori e tutti lo dicono, ma riuscirci è molto diverso". Poi un aneddoto su Julian Cash: "Quando l'ho incontrato la prima volta, aveva 14 anni e mi ha messo KO durante un allenamento, quindi vederlo realizzare la sua ambizione è davvero gratificante. È una brava persona, ha solidi valori e una famiglia meravigliosa intorno a lui. Alcune persone nel tennis perdono di vista questi valori. Vivono una certa vita, vengono trattate molto bene e dimenticano i valori che li hanno portati fin lì. Vedere l'euforia assoluta sul volto di Julian nel momento della vittoria è stato semplicemente fantastico. Ho riguardato i replay e si può capire cosa abbia significato per lui".