Cominciano oggi le due settimane di fuoco di Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Prima le Finals di Torino, conquistate per il secondo anno consecutivo, poi la Coppa Davis a Bologna. Ma la coppia azzurra procederà per step e dunque la testa sarà a questo pomeriggio quando scenderanno in campo sul Centrale dell’Inalpi Arena per la sfida contro i due britannici Cash e Glasspool. Un girone nel quale sono presenti anche Granollers-Zeballos e i tedeschi Krawietz-Puez, campioni in carica. Gli azzurri, però, arrivano da una stagione dove partono con il turbo perché pronti via vincono le prime nove gare dell’anno e in Australia fanno finale slam a Melbourne. Si perdono un po’ negli ultimi due mesi, ma in mezzo ci sono le vittorie nei tornei di Rotterdam, Amburgo e Washington (tutti dei 500). Manca solo l’acuto e chissà che non possa arrivare già nella prima delle due settimane di fuoco annunciate. "Siamo molto contenti, essere qui era un obiettivo che ci eravamo messi in testa e lo abbiamo raggiunto", le parole di Bolelli, oggi 40enne, ma ancora lontano dal voler smettere. "Mi sento al 100% un giocatore, sto bene fisicamente - ha proseguito -. Con Andrea c’è grande intesa e voglio continuare il più possibile, penso di avere ancora due o tre anni buoni". L’altra sera i due hanno cenato insieme alla “piemontese”, al Gramsci, con agnolotti al sugo d’arrosto per Andrea e ravioli alle tre carni per Simone. Nel ‘26, dunque, Simone ancora insieme a Vavassori, torinese che a casa sua vuole fare bella figura. "Intanto aver confermato la scorsa annata non era scontato - ha detto il tennista piemontese -. Ci tenevamo tanto, ma ora bisogna esser freddi nei momenti giusti. Noi comunque siamo tranquilli, abbiamo avuto tempo di riposarci, anche se adesso ci aspettano due settimane di fuoco, ma siamo pronti per affrontarle al meglio".
Bolelli e Vavassori contro il regolamento delle Finals
Non è un caso, poi, che Vavassori parli di “freddezza”. Sul tavolo, infatti, finiscono le regole con le quali si giocano le Finals. Niente vantaggi e supertiebreak invece del terzo set per accorciare le partite e garantire a tutti che il piatto principale, i match di singolo, comincino in orario. "Ma un evento del genere deve essere giocato con le regole normali, come le Olimpiadi e gli slam - ha cominciato Bolelli -. Così, invece, sono regole troppo casuali che non vanno bene per un torneo come Torino". Ha rincarato la dose Vavassori: "Facendo parte del consiglio giocatori ho intrapreso questo discorso, è chiaro che l’interesse di tutti nelle Finals è il singolo e anche le tv vogliono avere la garanzia che ci siano le gare negli orari prefissati. Per questo un’alternativa potrebbe essere iniziare prima il doppio. E’ una cosa di cui dobbiamo parlare e continuare a discutere". Non certo nelle prossime ore quando i due azzurri saranno concentrati sull’andare il più avanti possibile e intanto provare a superare il gruppo Peter Fleming. Un allenamento anche in vista della Davis che prenderà il via non appena calerà il sipario su Torino. Andrea e Simone, a differenza di Jannik, ci saranno e l’obiettivo è tenere a casa la Coppa Davis. Sarebbe la terza consecutiva, la quarta nella storia dell’Italia. Impossibile non sognare, già oggi, a cominciare dalle Atp Finals.
