Se c'è un Campione che, più di ogni altro, nel 2025 ha meritato il dieci e lode, non solo la domenica, ma tutti i giorni, questi è Jannik Sinner.
E, queste, sono almeno tredici ragioni (modello tie-break 7-6) per dire 2025 volte grazie all'atleta e alla persona.
1) L'impressionante bilancio agonisticoi: 58 vittorie, 6 sconfitte, 6 titoli conquistati (Australian Open, Wimbledon, Vienna, Pechino, Masters 1000 Parigi, Atp Finals). Per il secondo anno consecutivo, l'International Tennis Federation l'ha proclamato campione del mondo nel singolare maschile.
2) L'ingresso nella storia quale primo italiano in trionfo a Wimbledon.
3) Il numero delle finali: 10. Solo Bublik ad Halle e i crampi a Shangai gli hanno impedito di raggiungerne 12.
4) I numeri di un Alieno: 398 ace totali (circa 6 in media per ogni match); soltanto 91 doppi falli in totale; oltre il 61% di prime in campo; l'80% dei punti vinti con la prima, il 60% con la seconda e un 72% complessivo di punti conquistati al servizio. Dei 723 game disputati alla battuta, Sinner ne ha vinto il 92%, salvando il 72% delle palle break (162 su 224). Tie-break: 16 vinti su 19 (84%).

5) Le 66 settimane da Numero 1 (iniziarono il 10 giugno 2024), di cui 65 consecutive e 37 in questo anno solare. Dodicesimo giocatore nella storia del tennis a rimanere per almeno 65 settimane in testa alla classifica Atp.
6) Le 31 vittorie consecutive sul cemento indoor: in precedenza solo McEnroe, Djokovic, Federer e Lendl c'erano riusciti.
7) L'enorme resilienza con la quale l'azzurro ha sopportato la kafkiana vicenda Clostebol. Un caso di manifesta, conclamata innocenza trasformato in una macroscopica storia di palese accanimento che la Wada ha inutilmente messo in atto, prima di andare a sbattere contro l'evidenza dei fatti. Non è Sinner che ha patteggiato gli assurdi tre mesi di sospensione, ma è stata la Wada a fare retromarcia, per evitare che la sua credibilità venisse ulteriormente minata.
