Nitto ATP Finals: quanto contano le palle

La radiografia di una sfera pelosa che viaggia a oltre 200 km/h
Nitto ATP Finals: quanto contano le palle© Getty Images for Citt Di Torino

A lei non fa caso nessuno, viene sbattuta da una parte all’altra del campo, presa a randellate da energumeni che la sparano a oltre 200 km. all’ora e, maltrattata così, inevitabilmente ha vita breve, dopo 7/9 game è accantonata senza rimorsi. Eppure la pallina ha ha una sua sobria eleganza con quella peluria che la ricopre e il disegno a 8 che non è dettato da scelte estetiche ma dal processo di fabbricazione e quella piccola sfera racchiude storia e tecnologia, quando ha smesso di fare il suo dovere in campo può sempre essere messa in lavatrice per lavare i piumini o per farci giocare il cane. Il “pop” che somiglia a una bottiglia di champagne stappata o il “pof” a mezza voce di un colpo piatto, così ben cantato da Panatta nella “Profezia dell’armadillo” sono il frutto di regole ferree che determinano dimensioni, peso e consistenza della pallina.

Palline, quanti tipi esistono

Ne esistono di molti tipi, anche studiate per avviare i bambini alla pratica del tennis. Quelle che vedremo sfrecciare da una parte all’altra del Pala Alpitour hanno un diametro che può oscillare tra 7 e 7,30 centimetri, peso tra 56 e 59,4 grammi e un rimbalzo tra 135 e 147 cm. quando viene lasciata cadere da un’altezza di 254 centimetri (100 pollici) su una superficie piana di cemento, il rivestimento esterno ha una doppia funzione: garantisce il giusto rimbalzo e amplifica la rotazione impressa dalle corde della racchetta. Il colore giallo venne ratificato dall’ITF nel 1972, la paternità dell’idea è di David Attenborough (il celebre naturalista) che nel 1967, commentando per la BBC2 la prima edizione di Wimbledon trasmessa a colori, disse che bisognava sostituire il bianco con il giallo perché più facilmente visibile in televisione.

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