Due chicche sullo stare a casa. A metà Seicento il filosofo e matematico francese Pascal scrisse uno degli aforismi al tempo più contro intuitivi di sempre: “la sola causa dell’infelicità umana è la sua incapacità di rimanere tranquillamente nella sua stanza”. Pascal voleva sfatare il mito secondo il quale per sentire e scoprire cose nuove e utili dobbiamo sempre andare in posti nuovi. E se nel nostro cervello ci fossero già esperienze che bastano per dieci vite? In fondo che altro è il cervello se non l’ultima frontiera della realtà virtuale? Poi a fine settecento uno scrittore di 27 anni, de Maistre, si chiuse a casa e scrisse un libro ironico “ Un viaggio intorno alla mia stanza”. Voleva comunicare che il piacere che troviamo in posti nuovi dipende più dalla mentalità con cui viaggiamo che dalla destinazione. Se solo la applicassimo a quello che ci circonda potremmo scoprire che la nostra realtà è molto più sexy di quanto pensiamo. E questo è un minuto per la (nostra) fase 2 (video di Alessandro Geraldini)