Il Milan tenta il clamoroso sorpasso sulla Juve: mercato allenatori, cosa cambia

Nel mazzo per la sostituzione di Pioli pure Sergio Conceiçao e Van Bommel. Ibra: "Da Cardinale un’offerta che non potevo rifiutare"

MILANO - Ci sarà anche la firma di Zlatan Ibrahimovic sul nome del prossimo allenatore del Milan. Lo svedese, che da mesi sta vivendo le dinamiche dirigenziali del club nel nuovo ruolo voluto per lui da Gerry Cardinale, sta partecipando con attenzione alla scelta del successore di Stefano Pioli, tanto è vero che aveva dato anche lui il suo “ok” alla candidatura di Lopetegui. Ibra, insieme a Furlani, Moncada e D’Ottavio, oggi, sono alle prese con la scelta della nuova guida tecnica rossonera, con l’ultima parola che spetterà a Gerry Cardinale (che è rimasto impressionato dal movimento NOpetegui dei tifosi).

Ibra e la proposta di Cardinale

Proprio della proposta che gli ha fatto Cardinale ha parlato Ibrahimovic durante una sua intervista rilasciata al podcast ABTalks: "Cardinale mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare. Ho iniziato a lavorare con il Milan e sono qui da tre o quattro mesi e sta andando bene, devo dire", mentre sulla vita post ritiro ha detto: "Ora ho una vita diversa, ho accettato di smettere di giocare a calcio che è stata una cosa difficile a causa del mio ego, a causa di ciò che penso di me stesso. Io penso di essere il migliore, sono ancora il migliore, potrei continuare… ma ho scelto di fermarmi. Perché? Voglio una bella vita per la mia famiglia. Volevo poter fare delle cose con i miei figli, se avessi continuato non avrei potuto fare delle cose con i miei figli perché avevo problemi a un ginocchio. Così l’ho accettato, sono arrivato a un momento in cui ho detto 'va bene, lascia perdere e inizia un nuovo capitolo nella tua vita'".

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Thiago Motta, sorpasso Milan?

Tornando sul discorso dell’allenatore, con Lopetegeui in picchiata a livello di candidatura, ecco che iniziano a risalire le percentuali legate al nome di Thiago Motta. Sull’allenatore del Bologna c’è molto forte la Juventus, ma i rossoneri stanno cercando di recuperare terreno ed effettuare un clamoroso golpe. Rimane da capire se il tempo sia ancora un potenziale alleato o se la sabbia nella clessidra sia arrivata agli sgoccioli. Nella rosa dei candidati rimangono vivi Mark van Bommel, Paulo Fonseca e Sergio Conceiçao mentre su Roberto De Zerbi – per il quale ci sarebbero i primi ammiccamenti del Bayern Monaco secondo alcuni rumors – molto dipenderà da come si evolverà la sua situazione al Brighton. La clausola risolutoria (che oscilla tra i 13 e i 15 milioni) è un fattore di non poco conto nei ragionamenti dei dirigenti del Milan, ma in caso di esonero le cose potrebbero cambiare.

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MILANO - Ci sarà anche la firma di Zlatan Ibrahimovic sul nome del prossimo allenatore del Milan. Lo svedese, che da mesi sta vivendo le dinamiche dirigenziali del club nel nuovo ruolo voluto per lui da Gerry Cardinale, sta partecipando con attenzione alla scelta del successore di Stefano Pioli, tanto è vero che aveva dato anche lui il suo “ok” alla candidatura di Lopetegui. Ibra, insieme a Furlani, Moncada e D’Ottavio, oggi, sono alle prese con la scelta della nuova guida tecnica rossonera, con l’ultima parola che spetterà a Gerry Cardinale (che è rimasto impressionato dal movimento NOpetegui dei tifosi).

Ibra e la proposta di Cardinale

Proprio della proposta che gli ha fatto Cardinale ha parlato Ibrahimovic durante una sua intervista rilasciata al podcast ABTalks: "Cardinale mi ha fatto un’offerta che non potevo rifiutare. Ho iniziato a lavorare con il Milan e sono qui da tre o quattro mesi e sta andando bene, devo dire", mentre sulla vita post ritiro ha detto: "Ora ho una vita diversa, ho accettato di smettere di giocare a calcio che è stata una cosa difficile a causa del mio ego, a causa di ciò che penso di me stesso. Io penso di essere il migliore, sono ancora il migliore, potrei continuare… ma ho scelto di fermarmi. Perché? Voglio una bella vita per la mia famiglia. Volevo poter fare delle cose con i miei figli, se avessi continuato non avrei potuto fare delle cose con i miei figli perché avevo problemi a un ginocchio. Così l’ho accettato, sono arrivato a un momento in cui ho detto 'va bene, lascia perdere e inizia un nuovo capitolo nella tua vita'".

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