Lo shock iniziale sta mano a mano venendo meno. Ma la qual cosa non necessariamente è un bene, per Nicolò Zaniolo e per Sandro Tonali. Il passare delle ore trasforma giocoforza quella che era una reazione naturale, istintiva, emozionale dovuta a ciò che sta accadendo, in una più razionale - e traumatica, inesorabile - analisi in merito a ciò che succederà, d’ora in poi. Si intende: nei prossimi giorni, mesi e soprattutto anni.
Zaniolo-Tonali, le diverse strategie difensive
Il blitz delle forze dell’ordine a Coverciano, del resto, aveva colto di sorpresa i diretti interessati e non solo. La conseguente scelta - da parte della Figc - di estromettere Zaniolo e Tonali dal ritiro, era stata una inevitabile e ragionevole conseguenza. Da ieri, però, i due azzurri (o ex tali) hanno iniziato a parlare con gli avvocati i quali - una volta preso atto delle rivelazioni, chiarimenti, smentite dei rispettivi clienti - hanno spiegato loro per filo e per segno i rischi verso i quali si va ora incontro. È proprio per questo motivo, infatti, che a dispetto di quanto trapelato inizialmente, i giocatori non sono immediatamente tornati nei quartier generali dei loro club. Era molto più utile, evidentemente, scegliere i legali, confrontarsi con loro e fare strategia.