TORINO - In questa fase la Juventus si sta concentrando su due aspetti: le cessioni e il lavoro in entrata sugli esterni. Ma c’è anche la questione conferme ancora aperta, almeno in parte. Una missione è già stata portata a termine: senza riscatto, ma Arek Milik è rimasto a Torino dopo aver trovato l’accordo con il Marsiglia sulla base di un pagamento dilazionato di 6 milioni circa più uno abbondante di bonus. Ma la conferma più importante, nelle intenzioni della società ma anche nelle idee di Massimiliano Allegri, è quella di Adrien Rabiot: coefficiente di difficoltà decisamente superiore rispetto all’operazione per il polacco. La Juventus non ha imposto ultimatum al francese, ci mancherebbe: ha formulato la proposta di rinnovo, puntando sul senso di appartenenza che il centrocampista ha sviluppato negli anni torinesi e anche sul sentimento di riconoscenza nei confronti di una squadra che ha puntato su di lui pure nei momenti più difficili, per non parlare dell’eccellente rapporto con Allegri. L’offerta bianconera è di un anno ancora insieme e poi si vedrà: non c’è una scadenza, ma è normale che il club si aspetti una risposta a stretto giro di posta, anche perché attorno al sì o al no del francese si annodano le scelte di mercato conseguenti della dirigenza juventina.