E se invece le chiedessimo del “baby” Vasilije Adzic?
"Naturalmente. In un solo concetto posso dire che concordo in pieno con quanto dichiarato dal nostro direttore sportivo Andrija Delibasic e cioè che 'Adzo' è la cosa più bella che abbiamo visto nel calcio montenegrino da quindici anni a questa parte".
Ma è davvero così forte?
"Più che forte: fortissimo. A cominciare dalla sua testa, dal suo cervello, dalla sua mentalità. Parli con lui e dopo due minuti al massimo ti accorgi di quanto sia maturo, di quanto sia diverso da tanti suoi coetanei che si sono auto-distrutti appena guadagnati i primi soldi importanti come calciatori... Vasilije ha solo 17 anni ma di testa ragiona come un ventottenne... ".
E in campo?
"È talmente bravo che gli ho concesso, d’accordo col ds Delibasic, più libertà sul terreno di gioco affinché possa sprigionare appieno il suo grande talento. Normalmente non si fanno queste cose con un teenager, ma lui è così bravo da meritarlo. Attenzione bene, però: privilegio concesso solo ad Adzic e al massimo un altro ancora. I restanti 9, ovvero 8 più il portiere, devono assolutamente rispettare le consegne tattiche, ci mancherebbe altro".