Adzic, signore dei debutti: la Juve, il piano Yildiz, Gerrard e De Bruyne

La società ha superato la concorrenza del Bologna assicurandosi per la prossima stagione il giovane numero 10 montenegrino per 3 milioni più 2 di bonus

TORINO - Seguendo il percorso tracciato nel 2022 per il turco-tedesco Kenan Yildiz, la Juventus ha spinto sull’acceleratore e una volta ottenuto l’okay della proprietà, il ds Cristiano Giuntoli è stato abile a superare la concorrenza di Red Bull Salisburgo, Hoffenheim e soprattutto Bologna assicurandosi le prestazioni del 17enne talento montenegrino Vasilije Adzic. Operazione stavolta non a parametro zero, ma l’esborso finale (3 milioni più eventuali altri 2 di bonus) rappresenta una cifra più che abbordabile soprattutto in considerazione dell’età e delle potenzialità della “starlet” del Buducnost di Podgorica (ex Titograd prima dell’indipendenza dalla Jugoslavia), ovvero la squadra più famosa del Montenegro nella quale si rivelò un certo Dejan Savicevic, da ormai tredici anni presidente della federcalcio.

Adzic, "il colpo del secolo"

I tifosi e gli appassionati di tutta la piccola nazione transadriatica (poco più di 600 mila abitanti di cui quasi un quarto residenti a Podgorica) sono in fibrillazione per quello che la stampa locale già considera come il “colpo del secolo”. Il motivo è presto spiegato: in precedenza mai nessun giocatore nella storia del Montenegro, sin da prima dell’indipendenza datata 2006, era costato tanto. Ci riferiamo a trasferimenti diretti da un club locale all’estero. Il più caro, fino a oggi, era l’attaccante Viktor Djukanovic, classe 2004, che gli svedesi dell’Hammarby Stoccolma un anno e mezzo fa avevano pagato un milione di euro proprio al Buducnost.

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Adzic, la Juve e i tre scenari

Giusto per ricordare: Savicevic passò dal Buducnost alla Stella Rossa per circa 400 milioni di lire, Mijatovic dall’OFK Titograd al Partizan a parametro zero, idem Vucinic al Lecce dal Sutjeska di Niksic (città natale sia dell’ex bianconero che del prossimo juventino) e il Partizan si prese ancora a titolo gratuito Jovetic dall’OFK Titograd.

Classe 2006, alto 1,85, Adzic firmerà con la Juventus fino al 2029 ma resterà con i campioni in carica del Buducnost (“futuro” in serbo) fino alla fine della stagione, aspettando di diventare maggiorenne il prossimo 12 maggio. Dopodiché, dalla prossima estate, si apriranno per lui tre scenari, come è stato per Yildiz: Primavera, Next Gen e prima squadra. A Podgorica annunciano un imminente viaggio del giocatore a Torino unitamente al padre Jovan, all’agente Igor Gluscevic (ex attaccante giramondo: esperienze plurime in Spagna, Grecia, Olanda, Repubblica Ceca, Cina) e al ds biancoblù Andrija Delibasic anche se dalla Juventus per ora non arrivano conferme sulla tempistica dell’arrivo dall’altra parte dell’Adriatico.

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Adzic, fra Gerrard e De Bruyne

Talento precoce, già selezionato in tutte le rappresentative giovanili del Montenegro, Adzic ha contribuito al successo del Buducnost nell’ultimo campionato (23 partite con 3 gol e 3 assist) mentre in quello in corso vanta 19 presenze corredate da 5 reti e 1 assist. E ha già collezionato 4 “gettoni” nelle competizioni europee fra preliminari di Champions League e di Conference League (1 gol, 1 assist). Viene accostato al centrocampista belga Kevin De Bruyne del Manchester City, ma i tecnici delle giovanili montenegrine lo paragonano di più a Steven Gerrard: un perfetto numero 8, non un trequartista.

Adzic, attenzione ai debutti

Attenzione ai suoi debutti, tutti bagnati da gol: è successo nell’Under 19 del Montenegro, nel Buducnost e più recentemente nell’Under 21. Suo papà è pronto a scommettere che esordirà segnando anche con la nuova maglia della Juve. Yildiz lo ha fatto alla prima da titolare.

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