Come vede Milan-Inter?
«Sono squadre molto vicine, con andamenti similari in campionato. L’Inter ha maggiore qualità nei singoli, il Milan si muove meglio. Queste partite sono legate agli episodi, è il bello della Champions. I nerazzurri hanno qualcosa in più sulla carta, ma non saprei dirle se siano i favoriti».
Chi può essere l’uomo decisivo?
«In queste gare non segna mai uno a caso. Devi puntare sul big: Leao, qualora recuperasse, Theo o Giroud da una parte, Lautaro, ma pure Dzeko dall’altra. L’esperienza conta, come nel mio mestiere».
Cosa pensa di Pioli e Inzaghi?
«Pioli aveva il credito dello scudetto vinto, non si è mai pensato a un suo allontanamento. Inzaghi si è salvato col passaggio del turno in Champions. Adesso non gli si può dire niente, poi se vogliono cacciarlo, lo cacceranno. In Italia guardiamo solo al risultato, ma la verità è che hanno già raggiunto un traguardo storico. Peccato solo che chi sarà eliminato passerà per perdente, ma non è così».