Inter, il Benfica è imprevedibile: attenta al Di Maria post Juve

Nei lusitani brilla pure la stella dell’ex interista Joao Mario. Il Salisburgo punta su Konaté. Real Sociedad, per André Silva è un derby...
Inter, il Benfica è imprevedibile: attenta al Di Maria post Juve© EPA

Nessuna passeggiata, ma nemmeno scogli impossibili da superare. L’urna di Montecarlo regala un mezzo sorriso all’Inter, inserita nel Gruppo D con Benfica, Salisburgo e Real Sociedad. Lo spauracchio maggiore è senza dubbio rappresentato dai portoghesi di Roger Schmidt, già incrociati e battuti nella scorsa edizione ai quarti di finale. Stavolta le Aguias si ripresentano con un Di Maria in più, piuttosto carico dopo il suo ritorno a distanza di 13 anni dalla sua partenza in direzione Madrid: già tre gol nelle prime quattro uscite e giocate da urlo che hanno fatto impazzire i suoi tifosi.

Oltre all’ex Juve i nerazzurri fronteggeranno anche Trubin, a lungo inseguito in sede di mercato, e il grande ex Joao Mario. Non ci sarà Gonçalo Ramos, passato al Psg: la nuova punta, chiamata a sostituire il gioiellino lusitano, è l’ex Fiorentina Cabral.

Inter, tutto su Salisburgo e Real Sociedad

A proposito di gioiellini, si sa, a Salisburgo ne hanno quanti nessun altro in Europa. Gli ultimi esportati in giro per il mondo quest’estate sono stati Sesko e Seiwald - ai cugini di Lipsia - più Adamu al Friburgo, Okafor sbarcato al Milan e anche il portiere Köhn che ha scelto il Monaco. Un attacco rivoluzionato che ha già la sua nuova stella in Karim Konaté, classe 2004 ivoriano che sta viaggiando alla media di un gol a partita. L’altra rivoluzione è stata in panchina, perché il 35enne Matthias Jaissle non ha resistito al richiamo dell’Arabia Saudita accettando la panchina dell’Al-Ahli: al suo posto la società targata Red Bull ha giocato in casa, riportando a casa Gerhard Struber dopo il triennio nella succursale Newyorkese. Nota doverosa sull’età media della rosa che non va oltre i 22 anni, praticamente oltre 6 in meno rispetto all’Inter.

Relativamente giovane è anche la rosa della Real Sociedad, poco sopra i 24 e formata in gran parte dei casi da talenti fatti in casa, come d’altro canto è l’allenatore Imanol Alguacil, 52 anni, cresciuto a San Sebastian sia da giocatore che da allenatore, completando la trafila nelle giovanili prima di arrivare in prima squadra. Siede sulla panchina dal dicembre 2018, condotta per tre anni consecutivi in Europa League fino al passo in avanti verso la Champions grazie al quarto posto della stagione scorsa. Osservato speciale l’ex Milan André Silva, chiamato a non far rimpiangere i gol di Sørloth (16): è arrivato in prestito dal Lipsia, proprio come il norvegese. Occhi puntati anche sul giapponese Kubo, ex Real Madrid, e sul solidissimo duo di centrocampo Merino-Zubimendi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Champions, i migliori video