Spalletti: “Chiesa molto dispiaciuto. Ha provato ma…”

Il ct dell'Italia e Gigio Donnarumma hanno presentato la sfida valida per le qualificazioni a Euro2024: tutte le dichiarazioni

BARI - "Cosa dice un allenatore a due ragazzi e a un gruppo in difficoltà? Ora risponderò, cercherò di approfondire, ma non si può rimanere incastrati in questa situazione. Bisogna andare oltre, abbiamo avuto tutto il giorno per riuscire ad analizzare questa cosa, ad avere questo senso di dispiacere e di smarrimento. Però poi domani dobbiamo andare ad agire: la cosa va lasciata fuori. Purtroppo, per la situazione che si era creata, non c'erano altre soluzioni, se non permettere loro di raggiungere i propri cari, le proprie abitazioni e le proprie situazioni lavorative. In questo tipo di situazioni si sta bene a casa e mi auguro che loro possano chiarire tutto, possano dimostrare la loro estraneità e tornare tra noi: sono due calciatori forti, molto forti. Dopo averci lavorato la prima volte e averli avuti a disposizione questa settimana, mi ero reso conto ancora di più, per esempio togliendo qualche vizietto di campo a Zaniolo, quale possa essere la sua forza". In conferenza stampa dal San Nicola di Bari, dove l'Italia affronterà domani sera Malta per le qualificazioni agli Europei del 2024, il ct azzurro Luciano Spalletti commenta così l'allontanamento dal ritiro di Tonali e Zaniolo.

Su Zaniolo e Tonali

Ancora sui due calciatori militanti in Premier League: "Nessuno ci ha imposto niente, ci siamo scelti tutto: noi vogliamo essere una squadra seria, vogliamo essere un gruppo che dà un'immagine corretta della bellezza che ci è stata donata, della bellezza della possibilità di vestire la maglia della Nazionale. Poi è chiaro che qualcosa dentro lo spogliatoio gli si dice, anzi penso che spiegare alcune cose sia il tentativo non di trovare la soluzione, ma di far pensare le persone su quello che è il loro comportamento. Se riusciamo a farli riflettere sui vizi che si sono creati abbiamo fatto il massimo, poi chiaramente all'interno due cose vanno dette, perché ci sono tanti giovani che sognano di vivere quello che stiamo vivendo noi e non possono. Noi dobbiamo riconoscere di aver ricevuto questo dono, se qualcuno non lo sa riconoscere bisogna metterci mano: ci sono molti ragazzi che soffrono, molti giovani in difficoltà che non possono avere questi privilegi e questo stato di vita che ti dà tutto quello che è possibile ricevere. Questa cosa bisogna saperla riconoscere e noi siamo a posto con le riflessioni che abbiamo fatto. Dobbiamo andare oltre, domani saremo prontissimi ad agire, perché sappiamo l'importanza della partita e non possiamo portarci dietro delle cose, o rimanere incastrati in quello che è successo ieri sera. Dobbiamo liberarci da queste cose qui, abbiamo il nostro percorso da fare. Ora non rispondo più su questa cosa". 

La reazione dell'Italia

"Storicamente l'Italia ha sempre reagito in campo a un ambiente negativo? Di solito non c'è mai un'altra partita dove si possa riprendere quello che si lascia in quella precedente. Tutte le partite sono fondamentali e importanti, per qualsiasi competizione. Io penso che essere consapevoli della nostra forza e di dove vogliamo andare sia molto più importante che essere consapevoli della forza di Malta e dell'Inghilterra. Quando saremo consapevoli di dove vogliamo andare e di chi vogliamo essere, queste squadre saranno un ostacolo, durissimo, da dover assolutamente superare per andare a dare gioia a tutti quelli che ci vogliono bene. È facilmente toccabile questa felicità che noi dobbiamo andare a restituire: domani sera ci sarà lo stadio pieno, Bari ha risposto in maniera eccezionale alla venuta della Nazionale e noi la vogliamo ringraziare fin da subito per tutto il calore che questi tifosi ci faranno sentire. Per noi, loro saranno un aiuto fondamentale", aggiunge Spalletti, che parla poi di Bonaventura, Udogie, Chiesa, Zaccagni, Orsolini, Berardi e El Shaarawy, oltre al match tra Italia e Malta...

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Su Bonaventura e Udogie

"Perché non dovrebbe esserci spazio per Bonaventura? È in un momento in cui sta giocando un grandissimo calcio, sta facendo vedere la maturazione di tutti gli insegnamenti che si è procurato da solo, perché è un ragazzo intelligente e in questo momento meritava. L'altra volta già meritava, io ho avuto un po' di possibilità ma già lo meritava. Può far parte dell'undici iniziale, sicuramente. Per il resto, non si ritorna a parlare di questa situazione. Sono a posto così o chiamerò qualcuno? Già così mi tocca mandare uno in tribuna. Noi abbiamo cinque centrocampisti di ruolo e c'è Udogie che in Premier League sta facendo il centrocampista, ha quella fisicità che potrebbe servire in funzione delle partite che andremo a giocare. Oltre al giusto equilibrio, rispetto a quelle che sono le qualità di altri centrocampisti che abbiamo. Poi io mi sento a postissimo e me ne avanza anche un po'. Se vuole... Io più di 23 non ne posso portare: ho un problema domani a dover chiamare uno e dirgli di stare fuori, è un grosso problema perché poi lo sguardo è di chi si chiede cosa abbia fatto di male. Quanto mi sento forte in questo momento? Mi sento fortissimo, sempre per lo stesso discorso dei calciatori che ho qui: li ho scelti io, visto che il presidente mi dà questa possibilità di scegliere. Sono calciatori fortissimi: abbiamo tutti ambizioni straordinarie e me l'hanno fatto vedere in questa settimana. Conta il campo, è quello che stanno facendo in questi campionati: stanno facendo tutti bene e mi stanno facendo vedere una crescita. Noi durante la settimana si lavora come se si fosse un club: non sono d'accordo col fatto che l'allenatore della Nazionale deve gestire. Tutti debbono gestire, il ct se vuole fare qualcosa di differente deve saper anche allenare in quella settimana lì", prosegue Spalletti.

Su Italia-Malta

"Di rischi ce ne sono sempre, quando si gioca una partita di calcio. L'errore che non dobbiamo commettere è quello di essere presuntuosi, assolutamente. È una cosa da evitare sempre, perché là dove comincia la presunzione finisce la crescita e io li ho visti molto in crescita. Il rischio è che qualcuno la creda abbordabile la partita, perché invece bisogna meritarsela assolutamente. Poi bisogna cercare di far vedere i comportamenti e di sviluppare il calcio che vogliamo andare a concedere al pubblico. Ci siamo messaggiati durante le pause e parlati per telefono, durante la settimana si è parlato tanto e si è sviluppata come meglio non poteva: vanno riproposte queste cose, quelle di cui abbiamo parlato e che poi abbiamo messo in pratica in campo. Bisogna stare attenti a quella che sarà la loro qualità, Marcolini fa giocare bene la squadra e bisognerà vedere la motivazione che gli infonderà: giocare contro l'Italia è un biglietto da visita fondamentale, già all'andata hanno giocato un'ottima partita nonostante il risultato e l'hanno fatto per meriti loro. Per noi è una partita assolutamente da vincere, questi punti non li ritroviamo in un'altra partita: c'è da stare in ordine, senza creare quella confusione o quel pasticcio di lasciarsi coinvolgere troppo in un calcio offensivo senza ordine sulle ripartenze e su quello che sa fare Malta", le parole di Spalletti sul match in programma domani sera.

Su Chiesa, Zaccagni, Orsolini, Berardi e El Shaarawy

"Chiesa a casa? Sono successe diverse cose che hanno fatto chiarezza a quello che è il tipo di rapporto che vogliamo avere con la società, secondo me sono successe tutte: abbiamo rimandato a casa giocatori che per noi erano parzialmente infortunati e poi sono andati nel club e hanno giocato subito, anche segnando. Poi è successo che non ha giocato nel club, è venuto e ha provato: probabilmente Zaccagni completerà quello che speravamo succedesse di Chiesa, nel senso di averlo a disposizione per martedì. Chiesa oggi ha provato, era al 30% delle sue possibilità e sentiva un po' di dolore: era inutile stare ad aspettare. Oggi doveva allenarsi al 60/70%, domani andare forte e dopodomani fortissimo per poi poter giocare. Serve coerenza, lui era dispiaciutissimo. Zaccagni ha fatto la cosa inversa, oggi stava benino e l'ho fatto venire: ha fatto l'allenamento che doveva fare, se ci sarà la progressione naturale rispetto a quello che hanno visto i propri medici probabilmente sarà a disposizione per martedì. Con l'Inghilterra ci dovremmo ritrovare con Orsolini, Berardi, El Shaarawy e Zaccagni. Siamo nelle condizioni di poter fare tutto quello che si può fare, anche domani: abbiamo due dei tre attaccanti centrali che possono giocare anche a sinistra, può farlo Orsolini e viene El Shaarawy che mi ha spiegato gli allenamenti che aveva fatto, ho anche parlato con Mourinho. Noi siamo a posto e siamo felici", conclude Spalletti. In conferenza, presente anche Gigio Donnarumma...

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Donnarumma sullo scandalo scommesse

"Lo scandalo scommesse? Sono state 24 ore particolari, ma sicuramente non intaccheranno la squadra e il nostro percorso. Noi siamo concentrati sull'allenarci, sul giocare e quindi penseremo alla partita di domani: siamo super pronti a dare tutti noi stessi per vincere la partita. Questo non ha intaccato il morale della squadra". Sono le parole di Gianluigi Donnarumma, presente in conferenza stampa accanto al ct Luciano Spalletti, sul caso che ha coinvolto Tonali e Fagioli, allontanati al ritiro della Nazionale, oltre a Fagioli e Zalewski.

L'esordio a Bari e l'Europeo a Londra

"Ho esordito in Nazionale a Bari? Qui provo grandi emozioni, è sempre bello tornare qui. Gli obiettivi futuri? Io cerco sempre di dare il massimo, di allenarmi bene, di mettermi a disposizione della squadra, dello staff e del mister. Cercherò di arrivare a più gare possibile, poi nessuno può sapere dove arriverò, però darò sempre il massimo: se mi fate il paragone con le presenze di Buffon, parliamo di uno che ha fatto la storia, che è stato il migliore. Sarà difficile, ma ce la metterò tutta per avvicinarmi. Londra dopo Bari, dove ho vinto gli Europei? Beh sì. La fascia di capitano è motivo di grande orgoglio, già indossare la maglia azzurra è un onore e il sogno di tutti i ragazzi che lo inseguono. Indossare la fascia è un onore che non si può spiegare. Noi abbiamo iniziato un percorso e cerchiamo di vincere tutte le partite, è il nostro obiettivo: seguiamo costantemente l'allenatore, ci alleniamo in maniera intensa, pensiamo partita dopo partita e adesso pensiamo a domani, che sarà una partita difficile come tutte. Dovremo esserci con la testa giusta e cercare di portare a casa questi tre punti. Poi penseremo alla partita con l'Inghilterra, che sarà difficile ma andremo lì per vincere", aggiunge Donnarumma.

Sugli elogi di Spalletti

"Ringrazio il mister per le parole, ha ragione: sul talento bisogna lavorarci sempre, è quello che ho sempre detto e penso che bisogna sempre crescere, lavorare. Non si è mai arrivati, lavorare sul talento è la cosa più importante per crescere di più. Poi sicuramente quei giorni non sono stati facili, ma con l'aiuto di tutta la squadra è stato più semplice. Ho mai temuto di perdere la maglia, magari per Vicario o per Provedel? No. Assolutamente no, io mi alleno sempre al massimo e poi le decisioni spettano al mister ma non ho mai temuto nulla. Cerco di l avorare sempre al massimo e per questo sono sereno, poi la decisione spetta al mister", conclude Donnarumma.

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BARI - "Cosa dice un allenatore a due ragazzi e a un gruppo in difficoltà? Ora risponderò, cercherò di approfondire, ma non si può rimanere incastrati in questa situazione. Bisogna andare oltre, abbiamo avuto tutto il giorno per riuscire ad analizzare questa cosa, ad avere questo senso di dispiacere e di smarrimento. Però poi domani dobbiamo andare ad agire: la cosa va lasciata fuori. Purtroppo, per la situazione che si era creata, non c'erano altre soluzioni, se non permettere loro di raggiungere i propri cari, le proprie abitazioni e le proprie situazioni lavorative. In questo tipo di situazioni si sta bene a casa e mi auguro che loro possano chiarire tutto, possano dimostrare la loro estraneità e tornare tra noi: sono due calciatori forti, molto forti. Dopo averci lavorato la prima volte e averli avuti a disposizione questa settimana, mi ero reso conto ancora di più, per esempio togliendo qualche vizietto di campo a Zaniolo, quale possa essere la sua forza". In conferenza stampa dal San Nicola di Bari, dove l'Italia affronterà domani sera Malta per le qualificazioni agli Europei del 2024, il ct azzurro Luciano Spalletti commenta così l'allontanamento dal ritiro di Tonali e Zaniolo.

Su Zaniolo e Tonali

Ancora sui due calciatori militanti in Premier League: "Nessuno ci ha imposto niente, ci siamo scelti tutto: noi vogliamo essere una squadra seria, vogliamo essere un gruppo che dà un'immagine corretta della bellezza che ci è stata donata, della bellezza della possibilità di vestire la maglia della Nazionale. Poi è chiaro che qualcosa dentro lo spogliatoio gli si dice, anzi penso che spiegare alcune cose sia il tentativo non di trovare la soluzione, ma di far pensare le persone su quello che è il loro comportamento. Se riusciamo a farli riflettere sui vizi che si sono creati abbiamo fatto il massimo, poi chiaramente all'interno due cose vanno dette, perché ci sono tanti giovani che sognano di vivere quello che stiamo vivendo noi e non possono. Noi dobbiamo riconoscere di aver ricevuto questo dono, se qualcuno non lo sa riconoscere bisogna metterci mano: ci sono molti ragazzi che soffrono, molti giovani in difficoltà che non possono avere questi privilegi e questo stato di vita che ti dà tutto quello che è possibile ricevere. Questa cosa bisogna saperla riconoscere e noi siamo a posto con le riflessioni che abbiamo fatto. Dobbiamo andare oltre, domani saremo prontissimi ad agire, perché sappiamo l'importanza della partita e non possiamo portarci dietro delle cose, o rimanere incastrati in quello che è successo ieri sera. Dobbiamo liberarci da queste cose qui, abbiamo il nostro percorso da fare. Ora non rispondo più su questa cosa". 

La reazione dell'Italia

"Storicamente l'Italia ha sempre reagito in campo a un ambiente negativo? Di solito non c'è mai un'altra partita dove si possa riprendere quello che si lascia in quella precedente. Tutte le partite sono fondamentali e importanti, per qualsiasi competizione. Io penso che essere consapevoli della nostra forza e di dove vogliamo andare sia molto più importante che essere consapevoli della forza di Malta e dell'Inghilterra. Quando saremo consapevoli di dove vogliamo andare e di chi vogliamo essere, queste squadre saranno un ostacolo, durissimo, da dover assolutamente superare per andare a dare gioia a tutti quelli che ci vogliono bene. È facilmente toccabile questa felicità che noi dobbiamo andare a restituire: domani sera ci sarà lo stadio pieno, Bari ha risposto in maniera eccezionale alla venuta della Nazionale e noi la vogliamo ringraziare fin da subito per tutto il calore che questi tifosi ci faranno sentire. Per noi, loro saranno un aiuto fondamentale", aggiunge Spalletti, che parla poi di Bonaventura, Udogie, Chiesa, Zaccagni, Orsolini, Berardi e El Shaarawy, oltre al match tra Italia e Malta...

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