Su Bonaventura e Udogie
"Perché non dovrebbe esserci spazio per Bonaventura? È in un momento in cui sta giocando un grandissimo calcio, sta facendo vedere la maturazione di tutti gli insegnamenti che si è procurato da solo, perché è un ragazzo intelligente e in questo momento meritava. L'altra volta già meritava, io ho avuto un po' di possibilità ma già lo meritava. Può far parte dell'undici iniziale, sicuramente. Per il resto, non si ritorna a parlare di questa situazione. Sono a posto così o chiamerò qualcuno? Già così mi tocca mandare uno in tribuna. Noi abbiamo cinque centrocampisti di ruolo e c'è Udogie che in Premier League sta facendo il centrocampista, ha quella fisicità che potrebbe servire in funzione delle partite che andremo a giocare. Oltre al giusto equilibrio, rispetto a quelle che sono le qualità di altri centrocampisti che abbiamo. Poi io mi sento a postissimo e me ne avanza anche un po'. Se vuole... Io più di 23 non ne posso portare: ho un problema domani a dover chiamare uno e dirgli di stare fuori, è un grosso problema perché poi lo sguardo è di chi si chiede cosa abbia fatto di male. Quanto mi sento forte in questo momento? Mi sento fortissimo, sempre per lo stesso discorso dei calciatori che ho qui: li ho scelti io, visto che il presidente mi dà questa possibilità di scegliere. Sono calciatori fortissimi: abbiamo tutti ambizioni straordinarie e me l'hanno fatto vedere in questa settimana. Conta il campo, è quello che stanno facendo in questi campionati: stanno facendo tutti bene e mi stanno facendo vedere una crescita. Noi durante la settimana si lavora come se si fosse un club: non sono d'accordo col fatto che l'allenatore della Nazionale deve gestire. Tutti debbono gestire, il ct se vuole fare qualcosa di differente deve saper anche allenare in quella settimana lì", prosegue Spalletti.
Su Italia-Malta
"Di rischi ce ne sono sempre, quando si gioca una partita di calcio. L'errore che non dobbiamo commettere è quello di essere presuntuosi, assolutamente. È una cosa da evitare sempre, perché là dove comincia la presunzione finisce la crescita e io li ho visti molto in crescita. Il rischio è che qualcuno la creda abbordabile la partita, perché invece bisogna meritarsela assolutamente. Poi bisogna cercare di far vedere i comportamenti e di sviluppare il calcio che vogliamo andare a concedere al pubblico. Ci siamo messaggiati durante le pause e parlati per telefono, durante la settimana si è parlato tanto e si è sviluppata come meglio non poteva: vanno riproposte queste cose, quelle di cui abbiamo parlato e che poi abbiamo messo in pratica in campo. Bisogna stare attenti a quella che sarà la loro qualità, Marcolini fa giocare bene la squadra e bisognerà vedere la motivazione che gli infonderà: giocare contro l'Italia è un biglietto da visita fondamentale, già all'andata hanno giocato un'ottima partita nonostante il risultato e l'hanno fatto per meriti loro. Per noi è una partita assolutamente da vincere, questi punti non li ritroviamo in un'altra partita: c'è da stare in ordine, senza creare quella confusione o quel pasticcio di lasciarsi coinvolgere troppo in un calcio offensivo senza ordine sulle ripartenze e su quello che sa fare Malta", le parole di Spalletti sul match in programma domani sera.
Su Chiesa, Zaccagni, Orsolini, Berardi e El Shaarawy
"Chiesa a casa? Sono successe diverse cose che hanno fatto chiarezza a quello che è il tipo di rapporto che vogliamo avere con la società, secondo me sono successe tutte: abbiamo rimandato a casa giocatori che per noi erano parzialmente infortunati e poi sono andati nel club e hanno giocato subito, anche segnando. Poi è successo che non ha giocato nel club, è venuto e ha provato: probabilmente Zaccagni completerà quello che speravamo succedesse di Chiesa, nel senso di averlo a disposizione per martedì. Chiesa oggi ha provato, era al 30% delle sue possibilità e sentiva un po' di dolore: era inutile stare ad aspettare. Oggi doveva allenarsi al 60/70%, domani andare forte e dopodomani fortissimo per poi poter giocare. Serve coerenza, lui era dispiaciutissimo. Zaccagni ha fatto la cosa inversa, oggi stava benino e l'ho fatto venire: ha fatto l'allenamento che doveva fare, se ci sarà la progressione naturale rispetto a quello che hanno visto i propri medici probabilmente sarà a disposizione per martedì. Con l'Inghilterra ci dovremmo ritrovare con Orsolini, Berardi, El Shaarawy e Zaccagni. Siamo nelle condizioni di poter fare tutto quello che si può fare, anche domani: abbiamo due dei tre attaccanti centrali che possono giocare anche a sinistra, può farlo Orsolini e viene El Shaarawy che mi ha spiegato gli allenamenti che aveva fatto, ho anche parlato con Mourinho. Noi siamo a posto e siamo felici", conclude Spalletti. In conferenza, presente anche Gigio Donnarumma...