Nunziata: "Nasti follia ma ha capito. Scommesse possono diventare malattia"

Il ct dell'Italia Under 21 ha parlato dell'esclusione dal gruppo dell'attaccante del Bari e dello scandalo che sta travolgendo il calcio tricolore

Scatta il conto alla rovescia per Italia-Novergia Under 21 in programma domani 17 ottobre alle 17:45 allo stadio "Druso" di Bolzano. Alla vigilia del match valido per la terza giornata delle qualificazioni all'Europeo 2025 di categoria (gruppo A) ha parlato il ct degli azzurrini, Carmine Nunziata. Impossibile non partire dal pugno rifilato da Nasti a Ruggeri, che ha causato la rottura del naso all'esterno dell'Atalanta: "È stata una pagina non bella, un gesto folle da parte di Nasti. Non poteva restare in questo gruppo. Detto questo, voglio trovare una cosa positiva in questa vicenda ossia l'attaccamento dimostrato da Ruggeri nel voler rimanere nonostante la frattura al setto nasale".

Nunziata, cosa dovrà fare Nasti per tornare a essere convocato

Nunziata ha poi aggiunto: "Cosa può fare Nasti per rientrare nel gruppo? In altre occasioni non aveva dimostrato questa follia, la cosa importante è che si renda conto della gravità del fatto. Si valuteranno le cose e vedremo se può rientrare. Ho parlato subito con lui quando è successo, era molto dispiaciuto. È andato a casa, mi ha telefonato anche in questi giorni. Non è quel tipo di ragazzo, non so cosa gli sia preso in quel momento, ma spero gli serva per migliorare sotto certi punti di vista".

Nunziata, la sfida con la Novergia Under 21 e l'opinione sul caso scommesse

La stretta attualità: "Questa è una Norvegia diversa dalle altre, è una squadra forte con giocatori di talento, soprattutto da metà campo in su mentre dietro qualche difficoltà ce l'hanno. Sarà una partita dura, da giocare al massimo delle nostre possibilità. Ci siamo preparati bene, i ragazzi hanno lavorato bene. Pensiamo solo a vincere perché è una partita fondamentale per il nostro cammino".

Il commento sulla vicenda scommesse: "Se ne parla, è normale che si commentino queste cose. Non è una bella pagina, ritengo che sia una malattia e va curata. In questo caso bisogna dare una mano a questi ragazzi per fargli capire certe cose".

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