Next Gen, i voti alla stagione: Hasa magico, Comenencia fulmine, Turicchia asso

Stagione dai due volti per l'U23 di Brambilla: dalle difficoltà iniziali all'esaltante rimonta, fino alla qualificazione playoff. Le pagelle di tutti i protagonisti, con un sogno ancora da rincorrere

Si è chiusa la stagione regolare della Juventus Next Gen. Per i bianconeri di Massimo Brambilla indolore il ko contro la Vis Pesaro all'ultima giornata, con l'U23 che aveva già ottenuto aritmeticamente la qualificazione ai playoff. In attesa della post season, è possibile tracciare un primo bilancio: l'inizio complicato, lo spauracchio della zona retrocessione fino all'esaltante risalita che ha visto i bianconeri chiudere al settimo posto: i voti di tutti i protagonisti.

Juve Next Gen, le pagelle: i portieri

Giovanni DAFFARA 7: Un vero totem, ha mantenuto la squadra in piedi anche nei momenti più difficili, per poi diventarne una colonna portante nei momenti migliori. Semplicemente decisivo in tante partite con i suoi interventi, un pilastro della rinascita bianconera nella seconda metà di stagione.

Simone SCAGLIA 6: Poche le possibilità di mettersi in mostra, proporzionalmente tanti i gol subiti in relazione ai minuti giocati, ma le responsabilità non sono soltanto sue. Il potenziale c’è tutto e si vede.

Giovanni GAROFANI ng

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Juve Next Gen, le pagelle: i difensori

Tarik MUHAREMOVIC 7: Un continuo crescendo, fino a diventare il leader difensivo della squadra. Qualche incertezza nella fase iniziale viene ripagata con l’attenzione e la consapevolezza maturate col passare delle giornate

Diego STRAMACCIONI 6: Simbolo della rinascita: dopo l’inizio difficilissimo per il recupero dall’infortunio al crociato, ridiventa protagonista. Non uno di quelli che ruba l’occhio, qualche ingenuità commessa (vedi la gara con la Carrarese), ma il suo lo fa sempre, e con un numero decrescente di sbavature. L'anno del ritorno

Riccardo STIVANELLO 6: Bravo nei posizionamenti, attento nelle letture difensive. Non sempre perfetto, ma un punto di riferimento in termini di costanza di rendimento per tutta la stagione

Fabrizio POLI 6.5: Nel momento più intricato del campionato è stata la roccia su cui la squadra si è aggrappata, il punto di riferimento in campo e non solo. Poi il grave infortunio che l’ha costretto a diventare spettatore da febbraio in poi

Pedro Felipe n.g.: Quattro presenze per il difensore pescato dal Palmeiras a gennaio: un primo momento di ambientamento e ora le prime apparizioni che fanno presagire un grande futuro

Riccardo TURICCHIA 7: Una costante spina nel fianco delle difese avversarie, quasi sempre imprendibile. Si dimostra capace anche di colpi balistici come quello messo a segno contro il Rimini: una gradita sorpresa nello scacchiere di Brambilla, grazie anche la sua duttilità

Jonas ROUHI 6.5: Una stagione iniziata in sordina, ma diventata quella del salto definitivo. Dribbling ubriacanti, inserimenti fulminei, e capacità di pennellare cross in area precisi al centimetro. Insomma, tutto quello che si può chiedere ad un esterno. Avesse avuto più costanza di rendimento, sarebbe andato ben oltre la sufficienza piena

Gabriele MULAZZI 6: Le qualità sono tutte dalla sua, ha le caratteristiche necessarie per rendersi pericoloso sull’out di destra, sgusciante e con visione di gioco. Qualche up&down e, soprattutto, un lungo infortunio ne hanno minato la stagione

Nicolò SAVONA 7: Duttilità tattica e costanza di rendimento, capace anche da braccetto di una difesa a 3 di rendersi velenoso in chiave offensiva. Una delle più notevoli sorprese della stagione bianconera

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Juve Next Gen, le pagelle: i centrocampisti

Samuele DAMIANI 7: Una delle armi della rinascita bianconera nella seconda parte di campionato. Più passano le partite e più cresce: con lui il pallone è in banca, ma nel girone di ritorno ha iniziato anche a segnare e a diventare determinante nei successi della squadra

Joseph NONGE Boende 7.5: Fa la spola tra Next Gen e prima squadra. Ma quando gioca con l’U23 la differenza si vede eccome: punto di riferimento in campo, capace di disegnare traiettorie imprevedibili, leader tecnico e fisico, punta il salto di qualità

Martin PALUMBO 6: Con il pallone tra i piedi ci sa fare eccome, a volte gli mancano un po’ i ritmi di gioco. Riuscisse a velocizzare le giocate, facendosi trovare più spesso dai compagni in difficoltà, farebbe un upgrade che lo porterebbe ad un livello alto e comunque alla portata

Dikeni SALIFOU 6: Spesso decisivo nel fare filtro a centrocampo, qualche improvvisa scorribanda offensiva. Ha la capacità di frenare le ripartenze avversarie dando vita a quelle della sua squadra, ma si dimostra troppo incostante e non al massimo del rendimento nell’arco della stagione

Andrea BONETTI ng: il capitano della Primavera dello scorso anno non è riuscito a convincere a Taranto dove si era trasferito, tornato a gennaio alla base ha faticato a trovare spazio

Livano COMENENCIA 7: Funambolico, imprevedibile, bravo nel dribbling ma anche capace di fare male quando si tratta di attaccare. Come normale in un processo di crescita, servirà un ulteriore step: quello di dare stabilità alle sue prestazione, alcune volte altalenanti. Ma nei playoff uno con le sue qualità farà senza dubbio comodo

Luis HASA 8: Senza dubbio il migliore elemento in stagione. Arrivato dalla Primavera e soprattutto dalla consacrazione dell'Europeo vinto con l'Italia U19 in estate, ha preso in mano la squadra in un momento delicato, diventando il punto di riferimento in campo. Praticamente mai al di sotto della sufficienza, molto spesso ben oltre. Regista avanzato, finalizzatore, assistman: illuminante e trascinatore

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Juve Next Gen, le pagelle: gli attaccanti

Samuel MBANGULA 6: Complice un lungo infortunio non è riuscito ad incidere come le premesse iniziali facevano presagire. Dopo un avvio a singhiozzo, è tornato dopo le problematiche fisiche con una Juve al top, consolidata in uomini e risultati

Simone IOCOLANO ng: Dieci presenze, o meglio spezzoni per il classe 1989, che l'anno scorso fu frenato dal brutto infortunio in finale di Coppa Italia di Serie C. Quest'anno è stato l'anno del ritorno in campo, che però non ha coinciso con un ritorno ad essere decisivo

Clemente PEROTTI 5.5: Figura da comparsa, non riesce mai a diventare elemento fisso nelle rotazioni della squadra. Per la verità, di occasioni gliene vengono concesse poche (appena 753’ tra campionato e coppa senza particolari problematiche fisiche)

Nikola SEKULOV 7.5: Torna dal prestito alla Cremonese, e con il bianconero addosso si riaccende. Ma fa di più: raddrizza la strada di una squadra in difficoltà, con la sua qualità ma anche e soprattutto con la sua leadership. E infatti una volta rivisto il campo non lo abbandona più: 16 presenze, 5 gol e 2 assist messi a referto. L’uomo decisivo

Lorenzo ANGHELÈ 7: Inizia con la Primavera, ma le sue potenzialità sono così in ascesa che necessita di uno step ulteriore. In Next Gen, a modo suo, diventa punto fermo. Non sempre da titolare, ma numerose volte a gara in corso. E più di una volta il suo ingresso è risultato determinante. Un anno di crescita che lo porterà presto a diventare membro inamovibile dell'U23, e chissà presto forse anche qualcosa di più

Tommaso MANCINI 6: Poche le occasioni avute a disposizione, difficile incidere dopo il salto tra i professionisti e con poco minutaggio. Una cosa però di certo non è mai mancata al giovanissimo attaccante: la giusta attitudine nello scendere in campo. Anche nelle difficoltà si è sempre mostrato pronto, reattivo e combattivo, anche se raramente è riuscito a lasciare il segno. Menzione speciale per l’indimenticabile tripletta segnata in Coppa

Leonardo CERRI 7: L’inizio di campionato è positivo e incoraggiante, con ben 3 gol messi a segno nelle prime giornate. Col passare delle settimane non sempre riesce a mantenere l’inamovibilità tra i titolari, specie una volta tornato Sekulov dal prestito. Sono 6 le marcature totali: ha ancora margini di crescita tecnicamente, scende in campo con la cattiveria giusta, con le letture giuste, da giocatore vero. E infatti si guadagna il debutto con la prima squadra

Cosimo DA GRACA 5.5: Come Sekulov torna nella sessione di mercato invernale dopo il prestito all’Amorebieta. A differenza del compagno, però, quando chiamato in causa non riesce a dare un contributo richiesto, finendo pian piano ai margini

Simone GUERRA 7.5: Una stagione da incorniciare. 1 gol in Coppa e ben 15 in campionato, che hanno contribuito a farlo diventare il miglior marcatore di sempre nella storia del girone B di Serie C. A condire il tutto anche 5 assist: finalizzatore, capace di legare il gioco. Decisivo e imprescindibile, che le cose vadano bene o male

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"Come raddrizzare una stagione": conduce Brambilla

Massimo Brambilla 7.5: L’inizio di stagione sembra stregato, non facile cambiare costantemente uomini con i ragazzi che, inevitabilmente, vedono il culmine della propria crescita in prima squadra. A stagione inoltrata perde anche Huijsen e Yildiz, ma riesce a raddrizzare la stagione con qualche aggiustamento tattico e la crescita di alcuni elementi, oltre al ritorno di Sekulov. Da zona retrocessione sfiorata ai playoff ottenuti anche prima dell’ultima giornata: l’ennesima stagione da incorniciare, in cui abbina risultati sportivi e il progresso dei giovani

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Si è chiusa la stagione regolare della Juventus Next Gen. Per i bianconeri di Massimo Brambilla indolore il ko contro la Vis Pesaro all'ultima giornata, con l'U23 che aveva già ottenuto aritmeticamente la qualificazione ai playoff. In attesa della post season, è possibile tracciare un primo bilancio: l'inizio complicato, lo spauracchio della zona retrocessione fino all'esaltante risalita che ha visto i bianconeri chiudere al settimo posto: i voti di tutti i protagonisti.

Juve Next Gen, le pagelle: i portieri

Giovanni DAFFARA 7: Un vero totem, ha mantenuto la squadra in piedi anche nei momenti più difficili, per poi diventarne una colonna portante nei momenti migliori. Semplicemente decisivo in tante partite con i suoi interventi, un pilastro della rinascita bianconera nella seconda metà di stagione.

Simone SCAGLIA 6: Poche le possibilità di mettersi in mostra, proporzionalmente tanti i gol subiti in relazione ai minuti giocati, ma le responsabilità non sono soltanto sue. Il potenziale c’è tutto e si vede.

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