Bologna, serve il sogno Champions per blindare Motta dalle big

Nuove strategie rossoblù per tenere il tecnico ambito da molti club. L’ad Fenucci allo scoperto: "Siamo lassù..."

Ormai sotto le Due Torri gli attribuiscono pure qualità taumaturgiche. Non si spiega in altro modo la corrente di pensiero che vuole Thiago Motta così Harry Potter da aver schierato Fabbian e Urbanski all'inizio sulle ali col Sassuolo, per poi essere certo di ribaltare la situazione nel finale con Orsolini e Saelemaekers, spostando Fabbian in un più acconcio spot centrale. Tutto calcolato, a leggere sui social i 'bimbi di Thiago'.

Del resto con un Bologna che vola sulle acque manco fosse Luna Rossa, Motta diventa l'eroe di ogni film di Natale, quelli col lieto fine scritto già ai titoli di testa. Il problemone - visto da Bologna - è che più il tempo passa, più la mancanza di un contratto per la prossima stagione aumenta di peso. Non che una firma vincoli Thiago Motta in assoluto (leggasi: si presentano Psg o Barça, offrono cinque volte tanto e addio al Bologna), però la questione comincia a essere annosa.

Motta e il futuro al Bologna

Il tecnico italobrasiliano ha estimatori in Italia a partire dal Milan, ma anche tra qualche top team straniero. Ieri alla presentazione dell'attaccante olandese Jens Odgaard, rilevato dall'Az Alkmaar come ultima ciliegina di un mercato invernale importante per gli standard del Bologna, l'amministratore delegato Claudio Fenucci ha delineato lo stato dell'arte delle vicende mottiane: «Non c'è niente di nuovo. Motta e il suo staff lavorano come se avessero un contratto a lungo termine con noi. In testa ha soltanto il Bologna. Se ne sta parlando anche troppo del suo futuro. Siamo in lotta per un grande obiettivo. Nei prossimi giorni o settimane incontreremo il suo agente (l'avvocato Alessandro Canovi, ndr) e vedremo se si riesce a fare qualche passo avanti». Il Bologna è stato tra le più attive per investimenti a gennaio. Segno che Joey Saputo ha cambiato prospettiva col mago delle plusvalenze Sartori scatenato al suo servizio. Il 'range' degli esborsi si è alzato: Santiago Castro, che arriverà la prossima settimana dopo il Preolimpico con l'Argentina, è stato un affare da una dozzina di milioni di euro. Fenucci, sempre attento a dosare le parole, per la prima volta cambia pubblicamente il bersaglio della stagione rossoblù.

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Bologna, obiettivo Champions League

Ora si guarda alla Champions League: «Il sogno è arrivare alla massima competizione europea. Siamo lì, è giusto cullarlo. Esistono basi solide, date dalla bontà del lavoro dell'allenatore e della qualità del gruppo dei giocatori. Non c'è una deadline per il rinnovo di Thiago Motta. E' necessario parlare con chi lo rappresenta per capire se le nostre proposte trovano una ricettività dall'altra parte. La trattativa non va fatta attraverso dichiarazioni sui media. Quando ci saranno novità significative lo renderemo noto immediatamente. Ciò che è stato fatto negli ultimi due anni è garanzia che continueremo nell'intento di migliorare la squadra. Mi piacerebbe che ci fosse maggiore attenzione sull'obiettivo sportivo da perseguire, piuttosto che su quello che succederà da giugno in poi». Da Zirkzee in giù le voci di mercato non possono che accavallarsi. Fenucci pone l’accento sull’unità di intenti che permea il club. Febbraio sarà determinante con le sue 4 gare interne su 5. La prima è già andata, 4-2 al Sassuolo. Lecce, il recupero con la Fiorentina e il Verona sono gli altri appuntamenti al Dall’Ara che di fatto decideranno le sorti del Bologna.

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Ormai sotto le Due Torri gli attribuiscono pure qualità taumaturgiche. Non si spiega in altro modo la corrente di pensiero che vuole Thiago Motta così Harry Potter da aver schierato Fabbian e Urbanski all'inizio sulle ali col Sassuolo, per poi essere certo di ribaltare la situazione nel finale con Orsolini e Saelemaekers, spostando Fabbian in un più acconcio spot centrale. Tutto calcolato, a leggere sui social i 'bimbi di Thiago'.

Del resto con un Bologna che vola sulle acque manco fosse Luna Rossa, Motta diventa l'eroe di ogni film di Natale, quelli col lieto fine scritto già ai titoli di testa. Il problemone - visto da Bologna - è che più il tempo passa, più la mancanza di un contratto per la prossima stagione aumenta di peso. Non che una firma vincoli Thiago Motta in assoluto (leggasi: si presentano Psg o Barça, offrono cinque volte tanto e addio al Bologna), però la questione comincia a essere annosa.

Motta e il futuro al Bologna

Il tecnico italobrasiliano ha estimatori in Italia a partire dal Milan, ma anche tra qualche top team straniero. Ieri alla presentazione dell'attaccante olandese Jens Odgaard, rilevato dall'Az Alkmaar come ultima ciliegina di un mercato invernale importante per gli standard del Bologna, l'amministratore delegato Claudio Fenucci ha delineato lo stato dell'arte delle vicende mottiane: «Non c'è niente di nuovo. Motta e il suo staff lavorano come se avessero un contratto a lungo termine con noi. In testa ha soltanto il Bologna. Se ne sta parlando anche troppo del suo futuro. Siamo in lotta per un grande obiettivo. Nei prossimi giorni o settimane incontreremo il suo agente (l'avvocato Alessandro Canovi, ndr) e vedremo se si riesce a fare qualche passo avanti». Il Bologna è stato tra le più attive per investimenti a gennaio. Segno che Joey Saputo ha cambiato prospettiva col mago delle plusvalenze Sartori scatenato al suo servizio. Il 'range' degli esborsi si è alzato: Santiago Castro, che arriverà la prossima settimana dopo il Preolimpico con l'Argentina, è stato un affare da una dozzina di milioni di euro. Fenucci, sempre attento a dosare le parole, per la prima volta cambia pubblicamente il bersaglio della stagione rossoblù.

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