Orsolini brilla: il Bologna, l’Europa e l’azzurro

L'esterno marchigiano con il suo sinistro magico ha riacceso l’entusiasmo della tifoseria rossoblù, che sogna adesso ad occhi aperti una clamorosa qualificazione in Champions League

Era dai tempi di un certo Beppe Signori che sotto le Due Torri non c’era un mancino così micidiale e altrettanto prolifico. Riccardo Orsolini col suo sinistro magico ha riacceso l’entusiasmo della tifoseria rossoblù, che sogna adesso ad occhi aperti una clamorosa qualificazione in Champions League. Merito soprattutto delle reti del numero 7, che sta trascinando sempre più in alto il Bologna. Il Folletto di Rotella (piccolino comune ascolano dove è cresciuto) ha già realizzato 9 gol (4 nelle ultime 4 giornate) e ora vuole battere il record personale di 11 segnature centrato nella scorsa stagione.

Orsolini, il boom grazie a Motta

Numeri da attaccante vero più che ala destra. Un boom che sta cambiando le prospettive di classifica degli emiliani. Guarda caso da quando c’è Thiago Motta in panchina. E non è un caso: con l’italo-brasiliano Orsonaldo, come è stato ribattezzato dai tifosi bolognesi in una crasi tra il suo cognome con quello di Ronaldo, ha iniziato a segnare come mai in carriera. Merito di Thiago, appunto. Motta l’ha avanzato di 10-15 metri e l’avvicinamento alla porta ha permesso al classe 1997 di migliorare i propri numeri offensivi. Un rendimento stellare che può ingolosire pure Luciano Spalletti in vista di Euro 2024. La Nazionale, insieme al ritorno del Bologna nelle coppe europee, è il grande obiettivo di Orso, che si è legato in maniera importante alla società di Saputo, rinnovando in estate il contratto fino al 2027.

Orsolini simbolo del Bologna

Una scelta d’amore che l’ha reso un simbolo di questo club. Tanto da diventare il beniamino di tifosi vip come Gianni Morandi e Cesare Cremonini. Chissà che non finisca presto citato in qualche loro canzone. Magari canticchiando quei no di mercato rifilati a chi voleva strapparlo ai rossoblù. Le offerte erano arrivate sia dall’Italia (Fiorentina e Lazio) sia dalla Spagna (Siviglia e Villarreal), ma alla fine il pressing di Fenucci, Sartori e Di Vaio ha avuto la meglio. A Bologna l’esterno d’attacco ha trovato l’habitat naturale per brillare e sprigionare in pieno tutto il suo talento. E il bello viene adesso. Insieme ora vogliono arrivare a giocare in Europa. Con tanti saluti a chi (Juventus e Atalanta) negli anni scorsi non ha creduto davvero in Orsolini, che fuori dal campo ama la lettura. Riccardo spazia dalle autobiografie dei campioni (la preferita resta quella dell’idolo Javier Zanetti) alle poesie, tanto da impostare la tesina di maturità su un componimento di Umberto Saba: “Goal”. Già allora aveva le idee chiare sul proprio futuro. E forse tra le rime del poeta triestino era scritto il destino di Orsonaldo.

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