Di Francesco, miele su Kaio Jorge. "E a Soulé parlo come un padre"

Il Frosinone batte 2-1 il Torino ai tempi supplementari e approda agli ottavi di finale di Coppa Italia (sfiderà il Napoli) mettendosi così alle spalle il ko di Cagliari. Le parole del tecnico nel dopopartita
Di Francesco, miele su Kaio Jorge. "E a Soulé parlo come un padre"© Getty Images

TORINO - Dopo l'incredibile sconfitta di Cagliari, arrivata negli ultimi 20 minuti dopo esser stati avanti per 3-0, il Frosinone rialza subito la testa e sbanca l'Olimpico Grande Torino regalandosi la sfida contro i campioni d'Italia del Napoli negli ottavi di finale di Coppa Italia. Grande soddisfazione per il tecnico dei ciociari Eusebio Di Francesco che commenta così la prestazione dei suoi ragazzi: "Abbiamo capito che c'è stato un blackout a Cagliari. In quel momento della gara eravamo troppo consapevoli di aver vinto, ma non dobbiamo mai abbassare l'attenzione. Chi ha giocato poco ha dato una risposta importante, tutti sono entrati bene con la mentalità di voler passare il turno. Oggi c'erano tanti giovani, Ibra ha fatto anche gol. Devono mettere in campo qualità, ma anche dinamismo e fisicità, sltrimenti nel calcio di oggi vai in difficoltà. Non lo so dopo possiamo arrivare, ma come obiettivo primario abbiamo la salvezza. Oggi abbiamo fatto una gara consapevole ma umile. Dobbiamo proseguire con questo spirito. Per me è stato un periodo particolare, ma ho rivisto alcune cose e mi auguro di portarle avanti con questi ragazzi"

Di Francesco su Kaio Jorge e Soulé

L'ex tecnico di Sassuolo e Roma, tra le altre, loda poi Kaio Jorge, autore di uno splendido assist per il 2-1 di Reinier: "Quando si fanno i cambi bisogna valutare tutto, senza fretta che è cattiva consigliera. La mezz'ora sta nelle corde di Kaio Jorge, ha dimostrato di poterci stare bene. Si è allenato con discontinuità, ma ha tanta qualità". Poi sull'altro juventino Soulé e la possibilità di vestire la maglia azzurra della Nazionale rivela: "So che si sono parlati con Spalletti e che si deve sentire libero di fare la scelta che meglio crede. Se fossi il papà gli direi deve sentire quello che ha dentro. In ogni caso deve portare sempre in campo il sorriso che ha negli allenamenti".

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