Juventus, Pjanic: «Dopo Genova serve una risposta, vogliamo arrivare fino in fondo»

Il bosniaco mette a fuoco i problemi dei bianconeri: «Prendiamo troppi tiri in porta e troppi gol, ora prendiamoci le nostre responsabilità»
Juventus, Pjanic: «Dopo Genova serve una risposta, vogliamo arrivare fino in fondo»© LaPresse

TORINO – Miralem Pjanic è carico in vista di Juventus-Barcellona: «Rakitic dice che ricorda bene la sconfitta della scorsa stagione? Noi li rispettiamo comunque, sappiamo che il Barcellona è una squadra difficile da affrontare. Sappiamo che loro sono tra i favoriti per vincere la Coppa, ma il nostro obiettivo è passare il turno – dice il bosniaco – Abbiamo la possibilità di chiuderla in casa e ci proveremo. A Rakitic non avrà fatto piacere di perdere l'anno scorso, però anche a noi non ha fatto piacere uscire sconfitti a Barcellona. Dobbiamo dare una risposta, impedendo loro di fare il loro gioco e di segnare, sapendo che in casa per gli altri è sempre più difficile».

BUFFON E I NAZIONALI - «Italia e Bosnia non giocheranno i Mondiali: da noi se ne parla meno, mentre l'Italia è un grande paese di calcio. So che stanno cercando un nuovo allenatore, mi spiace tanto per tutti i calciatori, per chi smetterà, perché sono belle persone: Gigi, Barza… Ogni giorno vedo Buffon quanto ci tiene, immagino quanto sia grossa la sua delusione. Ma so che con l'esperienza saprà rispondere come ha fatto durante tutta la sua carriera. E Gigi farà vedere ancora che è il migliore di tutti».

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L'AVVERSARIO - «Vedendo il Barcellona c'è sempre da imparare. Penso a Busquets, Iniesta, prima c'era Xavi, tutti esempi da prendere in considerazione. Il Barcellona è in grado di fare la differenza, la società sta facendo molto bene. Domani li affronteremo come avversari, spero che sia una bella serata per noi».

DOPO GENOVA - «Se sono stato rimproverato dopo la Samp? Io so che sto molto bene quando faccio bene. E so che devo rientrare in forma rapidamente. Mi rode tanto aver perso contro la Sampdoria, non doveva succedere e ho voglia di rispondere sul campo. Dobbiamo responsabilizzarci come abbiamo sempre fatto, prendere in mano la situazione, sapendo che con le vittorie tutto va meglio. Siamo tutti delusi e c'è voglia di reagire».

SERVE ARROGANZA - «Negli ultimi tre anni la Juve è andata due volte in finale e la società ha lavorato molto bene, come l'allenatore. Se ci manca l'arroganza degli anni scorsi? Può succedere di tutto, passare il turno è il nostro obiettivo, poi vedremo cosa accadrà negli ottavi, nei quarti... La nostra volontà è arrivare in fondo. Passo dopo passo, proviamo intanto a qualificarci da domani. In Italia siamo stati gli unici a raggiungere almeno la finale di Coppa e l'obiettivo onno è cambiato: provare a vincere».

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MANCA IL SACRIFICIO - «C'è un problema legato agli attaccanti che devono sacrificarsi per favorire gli equilibri di squadra? Problema è una parola grossa, di sicuro ci sono cose da migliorare. Prendiamo troppi tiri in porta o troppi gol, ne abbiamo parlato con l'allenatore. Non è solo una questione di fase difensiva, tutti gli attaccanti e i centrocampisti devono lavorare in modo diverso. Prendiamoci le nostre responsabilità. Ma non è un problema, sono dettagli, anche se da risolvere al più presto. In campionato dobbiamo tenere il passo dei primi, ora arriveranno i confronti diretti e dovremo dare risposte importanti. Non c'è tempo da perdere».

A DUE OPPURE A TRE - «Come mi trovo? E' successo poche volte di giocare a due in mediana, perché spesso Dybala o qualcun altro si abbassa. Sono i movimenti a fare la differenza, più giocatori si muovono più è semplice trovare la giocata. Per me non cambia niente, io devo solo far girare bene la squadra e dare palloni a quei giocatori che lì davanti sanno fare da soli la differenza. In questo sistema mi trovo bene».

I TIFOSI - «Che pubblico mi aspetto domani? Non accade spesso, ma è già capitato di perdere. E penso che domani tutti vivranno una grande serata di calcio. Non ho dubbi sul fatto che i tifosi ci sosterranno e noi vorremmo regalare loro i tre punti. Se siamo favoriti? La giocheremo alla pari, rispettiamo al massimo il Barcellona, una squadra ricca di giocatori straordinari. Noi siamo la Juve, giochiamo in casa e vorremmo qualificarci già da domani».

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TORINO – Miralem Pjanic è carico in vista di Juventus-Barcellona: «Rakitic dice che ricorda bene la sconfitta della scorsa stagione? Noi li rispettiamo comunque, sappiamo che il Barcellona è una squadra difficile da affrontare. Sappiamo che loro sono tra i favoriti per vincere la Coppa, ma il nostro obiettivo è passare il turno – dice il bosniaco – Abbiamo la possibilità di chiuderla in casa e ci proveremo. A Rakitic non avrà fatto piacere di perdere l'anno scorso, però anche a noi non ha fatto piacere uscire sconfitti a Barcellona. Dobbiamo dare una risposta, impedendo loro di fare il loro gioco e di segnare, sapendo che in casa per gli altri è sempre più difficile».

BUFFON E I NAZIONALI - «Italia e Bosnia non giocheranno i Mondiali: da noi se ne parla meno, mentre l'Italia è un grande paese di calcio. So che stanno cercando un nuovo allenatore, mi spiace tanto per tutti i calciatori, per chi smetterà, perché sono belle persone: Gigi, Barza… Ogni giorno vedo Buffon quanto ci tiene, immagino quanto sia grossa la sua delusione. Ma so che con l'esperienza saprà rispondere come ha fatto durante tutta la sua carriera. E Gigi farà vedere ancora che è il migliore di tutti».

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