SIVIGLIA - Avrebbe potuto essere a disagio, rispetto ad altri, in mezzo a campioni che hanno sollevato coppe di tutti i tipi. Invece lui, Federico Gatti, è stato tra i migliori in campo per la Juventus al Sanchez-Pizjuan e soprattutto è stato indicato dai tifosi bianconeri sui social, e non solo, quale esempio da seguire per una squadra che ha molte responsabilità per la sconfitta di Siviglia. La difesa in realtà ha retto grazie alla prestazione maiuscola di Bremer (uno che avrebbe meritato la finale) e del solito, instancabile Danilo, arresosi solo nel supplementare. Ma è Gatti ad attirare le attenzioni del popolo juventino proprio perché a certi livelli non ci era ancora arrivato eppure, da esordiente in Europa, ha dimostrato di poterci stare eccome su un palcoscenico così, con la sfrontatezza che ha solo chi ha fame di successi e arriva dalle minors.
La crescita
Se la Juventus è arrivata fino alle semifinali a giocarsela nel ritorno a Siviglia è anche merito di questo ragazzo nato a Rivoli ma cresciuto a Chieri, che si è fatto le ossa sui campi dei dilettanti per poi fare la trafila fino ad arrivare a Torino, sponda bianconera: il Toro lo voleva, poi il Frosinone ha trovato l'accordo con la Juventus. Il resto è storia recente: il gol decisivo con lo Sporting Lisbona, la rete fondamentale per tenere vive le speranze con il Siviglia all'andata, speranze poi evaporate al Sanchez-Pizjuan per gli errori sottoporta dei sui compagni, ben più titolati. Così in breve tempo Gatti è diventato esempio e beniamino dei tifosi.
Il papà di Gatti e il primo gol
Il futuro
Umiltà, determinazione, voglia: con questa ricetta semplice, il difensore ha prima conquistato Allegri e poi il popolo bianconero. L'inizio non è stato dei più facili e ci sono stati momenti in cui la Juve sembrava troppo grande per Gatti: poche partite e alcune pessime, ma il lavoro e la forza di volontà hanno avuto la meglio. E adesso Gatti si candida a un ruolo da protagonista nella difesa della Juventus del futuro.
Del Piero e le parole su Gatti