Vlahovic, bivio Juve: l'incontro con Giuntoli e la profezia del preparatore

Dusan si ripresenta alla Continassa dopo settimane di duro lavoro: c'è un'annata sottotono da riscattare e un futuro da chiarire

TORINO - La Juve testa, la Juve tasta. Già: primo giorno di scuola oggi alla Continassa, anche se riservato a un’abbondante manciata di alunni soltanto. Tra loro pure Dusan Vlahovic, il più atteso della comitiva.

Per essere testato e tastato, appunto, nei muscoli e nelle intenzioni. Il serbo, sulla carta, è la stella della squadra di Allegri, l’implacabile bomber di oggi e di domani. Sul campo, però, l’ex viola è reduce da un’annata sottotono, tra insofferenze tattiche e singhiozzi fisici.

Vlahovic, un'annata sotto tono

Ecco, a proposito: il numero 9 non veste la casacca bianconera dalla cupa notte della sconfitta di Empoli, con qualche acciacco di troppo che l’ha poi costretto al forfait tanto nel finale di campionato quanto nella successiva finestra dedicata alle Nazionali, quindi i tradizionali test atletici dei primi giorni assumeranno un significato particolare. Al fine di avere le auspicate garanzie sulla sua condizione fisica, talvolta minacciata dagli echi della pubalgia, dopo un’estate – in vacanza tra Grecia e Spagna – condivisa (anche) con il preparatore personale Uros Domazet. Uno che non lascia nulla al caso e che, nei confronti della punta della Juventus, nutre la massima fiducia: «Vedrete, quest’anno supererà quota 30 gol!», la sua previsione.

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Vlahovic-Giuntoli, pronto l'incontro

Da comprendere, tutt’al più, con quale maglia DV9 gonfierà la rete avversaria. Il ragazzo vede bianconero, sui social come nella solida realtà, ma il primo incontro con il neo direttore tecnico Cristiano Giuntoli – atteso nella giornata odierna – sarà utile per fare ulteriore chiarezza sulle reciproche posizioni.

La Juventus ha investito tanto su di lui, 80 milioni per limitarsi al mero grano, e crede tanto in lui, per tornare a vivere un domani luminoso. Poi, certo, il serbo pesa a libro paga come pochi altri e permetterebbe da una sua cessione di incassare come pochi altri.

Vlahovic, Bayern e Chelsea su di lui?

Ma a quel punto devono entrare necessariamente in gioco parti terze: il Bayern e il Chelsea hanno preso informazioni, ma non hanno (ancora) affondato il colpo, perché le prime scelte al centro dell’attacco sono altre. L’imminente domino dei bomber su scala internazionale, però, aiuterà a decifrare lo scenario, con l’attuale quadro finanziario che difficilmente consentirebbe alla Juventus la facoltà di rispondere picche a una proposta fuori mercato. Nel caso, alcuni ambiziosi nomi sono già appuntati sul taccuino per rilevarne il posto: da Hojlund dell’Atalanta a David del Lille.

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TORINO - La Juve testa, la Juve tasta. Già: primo giorno di scuola oggi alla Continassa, anche se riservato a un’abbondante manciata di alunni soltanto. Tra loro pure Dusan Vlahovic, il più atteso della comitiva.

Per essere testato e tastato, appunto, nei muscoli e nelle intenzioni. Il serbo, sulla carta, è la stella della squadra di Allegri, l’implacabile bomber di oggi e di domani. Sul campo, però, l’ex viola è reduce da un’annata sottotono, tra insofferenze tattiche e singhiozzi fisici.

Vlahovic, un'annata sotto tono

Ecco, a proposito: il numero 9 non veste la casacca bianconera dalla cupa notte della sconfitta di Empoli, con qualche acciacco di troppo che l’ha poi costretto al forfait tanto nel finale di campionato quanto nella successiva finestra dedicata alle Nazionali, quindi i tradizionali test atletici dei primi giorni assumeranno un significato particolare. Al fine di avere le auspicate garanzie sulla sua condizione fisica, talvolta minacciata dagli echi della pubalgia, dopo un’estate – in vacanza tra Grecia e Spagna – condivisa (anche) con il preparatore personale Uros Domazet. Uno che non lascia nulla al caso e che, nei confronti della punta della Juventus, nutre la massima fiducia: «Vedrete, quest’anno supererà quota 30 gol!», la sua previsione.

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