TORINO - La Juve testa, la Juve tasta. Già: primo giorno di scuola oggi alla Continassa, anche se riservato a un’abbondante manciata di alunni soltanto. Tra loro pure Dusan Vlahovic, il più atteso della comitiva.
Per essere testato e tastato, appunto, nei muscoli e nelle intenzioni. Il serbo, sulla carta, è la stella della squadra di Allegri, l’implacabile bomber di oggi e di domani. Sul campo, però, l’ex viola è reduce da un’annata sottotono, tra insofferenze tattiche e singhiozzi fisici.
Vlahovic, un'annata sotto tono
Ecco, a proposito: il numero 9 non veste la casacca bianconera dalla cupa notte della sconfitta di Empoli, con qualche acciacco di troppo che l’ha poi costretto al forfait tanto nel finale di campionato quanto nella successiva finestra dedicata alle Nazionali, quindi i tradizionali test atletici dei primi giorni assumeranno un significato particolare. Al fine di avere le auspicate garanzie sulla sua condizione fisica, talvolta minacciata dagli echi della pubalgia, dopo un’estate – in vacanza tra Grecia e Spagna – condivisa (anche) con il preparatore personale Uros Domazet. Uno che non lascia nulla al caso e che, nei confronti della punta della Juventus, nutre la massima fiducia: «Vedrete, quest’anno supererà quota 30 gol!», la sua previsione.