La Gatti cam, quello che non hai visto: la reazione dopo Juventus-Napoli

Di rabbia, di voglia e di cuore: il difensore bianconero ancora decisivo dopo Monza

"La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta". Cadere per rialzarsi con forza e con la voglia di chi sa dove vuole andare. In questo concetto di Confucio è racchiuso in tutto e per tutto Federico Gatti, da settimane ormai sempre più il simbolo di una Juve operaia. Lui di ostacoli e cadute nel corso della sua vita ne ha dovuti superare tantissimi: dall'Eccellenza fino ad arrivare a piccoli passi in Serie A con la maglia bianconera, nel mezzo il lavoro come muratore. Una storia fatta di lavoro e sacrifici, anche di critiche come quelle arrivate dopo l'autogol goffo contro il Sassuolo. Ma la corazza e la tenacia di Gattone, come amorevolmente viene chiamato dai compagni, trova ben presto la risposta giusta a quelle critiche troppo frettolose e ingiuste. Nell'esultanza al fischio finale di Juve-Napoli c'è tutto questo. 

Gatti, anche i gatti 'ruggiscono'

I più attenti al termine della gara avranno notato, seppur di sfuggita, dalle telecamere l'esultanza di Federico Gatti. L'arbitro Orsato fischia la fine e lui in un primo momento esulta in modo composto, cinque secondi di quiete a ripensare a quanto successo in partita, e poco dopo l'urlo liberatorio per aver consegnato tre punti pesantissimi alla Juve, per la seconda volta consecutiva dopo Monza. Da qui l'abbraccio con i compagni Perin, Pinsoglio, Nicolussi Caviglia e Bremer. Poi è il turno di Yildiz, con sorrisso e buffetto, infine lo sguardo di capitan Danilo, leader indiscusso dello spogliatoio bianconero, con il conseguente abbraccio tra i due. Il ruggito di Gatti che contro il Napoli ci messo il cuore... oltre alla testa. 

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