La tentazione di Allegri
Un’ipotesi potrebbe essere semplicemente anticipare al primo minuto il cambio di cui Miretti è stato oggetto sia col Cagliari che col Genoa e inserire da mezzala, dove Allegri lo sta provando dall’estate, Iling Junior: più fisico e più abile nel saltare l’uomo. Neppure l’inglese, però, è apparso al top della forma, né ancora a proprio agio da mezzala. E allora la soluzione potrebbe essere sostituire i muscoli di Rabiot con la fantasia di Kenan Yildiz (che peraltro col suo metro e 85 per 75 chili non è comunque un fuscello). È una tentazione, perché Allegri stravede per il talento turco, e come tutte le tentazioni comporta dei rischi e porta con sé dei “contro” a bilanciare i “pro”.
Yildiz titolare, i rischi
Due le controindicazioni principali. Una è l’inesperienza di Yildiz, che però è sempre entrato con personalità nelle sei occasioni in cui Allegri lo ha inserito, l’ultima proprio a Marassi, e ha giocato due volte titolare nella Turchia, la seconda segnando un gol alla Germania. Giovane, certo, inesperto, sicuramente, ma sembra decisamente pronto. L’altra controindicazione, più concreta, è la necessità, per schierare il turco, di modificare almeno un po’ il 3-5-2 con cui la Juventus ha raccolto 37 punti in 16 partite, vincendo otto e pareggiando tre delle ultime 11. Dopo alcune prove estive da mezzala, Allegri ha sempre parlato di Yildiz come di un attaccante, anche perché nell’attuale modulo bianconero solo quello può essere il suo ruolo. Il diciottenne ex Bayern però può giocare anche in posizione più arretrata, da trequartista. Lo stesso Miretti quando ha giocato si è spesso mosso alzandosi alle spalle delle punte in fase di possesso dalla posizione standard di mezzala, trasformando in corso d’opera il 3-5-2 in una sorta di 3-4-1-2. Yildiz, sacrificandosi da mezzala in fase difensiva, potrebbe riuscire a fare altrettanto. Permettendo così alla squadra di non snaturare il proprio assetto e al tempo stesso di contare, grazie alla sua tecnica e alla sua fantasia, su quell’imprevedibilità offensiva che senza i recuperi e le sgroppate di Rabiot viene meno. Fermo restando che a Frosinone la Juve conta sull’arrivo della cavalleria, anzi, del suo Cavallo Pazzo.