TORINO - I numeri inanellati dall’attacco della Juventus certificano un apporto soltanto relativo, fino a questo momento, in zona gol. Ma il reparto, per assortimento e profondità, non è probabilmente secondo a quello di nessun altro club di Serie A. Un ideale primato a cui, però, nel prossimo mese andrà sottratto il contributo di Moise Kean, costretto a uno stop forzato per via di un vecchio colpo subito all’altezza della tibia sinistra. Dopo aver convissuto per lunghi mesi con una piccola lesione ossea e con i conseguenti fastidi alimentati da allenamenti e partite, infatti, la punta azzurra ha deciso in accordo con staff tecnico e medico di fermarsi per poter seguire una terapia conservativa che risolva definitivamente il noioso problema. Il 23enne vercellese, ancora alla ricerca del primo timbro stagionale, dovrà così rinviare l’appuntamento con il gol al 2024.
Kean, il programma di recupero e il possibile rientro
Nelle prossime settimane, infatti, l’ex Psg seguirà una tabella di recupero infarcita di sedute di magnetoterapia e di riposo, la miglior cura per risolvere un simile infortunio cronico, che ne ha limitato l’apporto in questa prima parte della stagione e che a settembre l’aveva estromesso dalla sfida casalinga al Lecce. L’attaccante di Allegri e, nell’ultima sosta per le Nazionali, anche di Spalletti sarà costretto a saltare gli ultimi impegni bianconeri dell’anno solare: nel mirino c’è già la gara col Sassuolo del 14 gennaio, cui seguiranno gli appuntamenti con Lecce ed Empoli prima di Inter-Juventus del 4 febbraio, la madre di tutte le partite. Per allora Kean avrà smaltito il problema e potrà assicurare il proprio apporto, importante finora al di là dei gol al punto da aver trovato, tra ottobre e novembre, continuità anche da titolare con sei gare di fila dal primo minuto. "E infatti è stato bravissimo, in questo periodo, ad allenarsi bene pur soffrendo", ha puntualizzato ieri Allegri in conferenza stampa.