A proposito, è tornato a frequentare la Lega di Serie A: che ambiente ha trovato?
"Non è semplice... Vede, da sempre sostengo che si tratti di un associazionismo strano, perché gli associati che cercano un punto d’intesa si ritrovano da avversari pochi giorni dopo. Ed è difficile contemperare esigenze così diverse: chi vuole andare in Europa, chi deve salvarsi. Senza dimenticare le differenze tra le proprietà dei vari club: famiglie tradizionali, nuove famiglie anche straniere, fondi di investimento che guardano alla finanza internazionale... Trovare una sintesi è sempre molto complesso".
Lei ha subito voluto “capitalizzare” il club dotandolo dello stadio di proprietà: anche in questa scelta la Juventus è stata di ispirazione?
"Indubbiamente è stata un modello: è stata la prima a percorrere questa strada seguita poi da Udinese e Sassuolo. È stata punto di riferimento nazionale, anche se - sorride - non saremo mai al loro livello infrastrutturale. Però speriamo si possa fungere da traino a livello locale anche per la città".
Che, intanto, è già in fermento per la sfida di sabato contro la Juventus e ha bruciato in un amen i biglietti: che partita si aspetta?
"Bella, molto combattuta: noi abbiamo fiducia, ritmo, giochiamo un bel calcio. Ma mi auguro soprattutto che i tifosi si divertano e che non vi sia alcun problema, di nessun tipo".
Ma si aspettava che la Juve tornasse cosi in fretta al vertice nonostante i problemi dell’anno scorso?
"Ma certo! La Juventus non può avere posizioni da comprimaria né in Italia né in Europa: lo dice la sua storia, la tradizione, la solidità della proprietà. Ha avuto dei problemi ma li supererà brillantemente, anzi lo sta già facendo: hanno una dirigenza di qualità e competenza in tutti i settori da quello del management a quello sportivo, un allenatore come Allegri esperto e in grado di gestire le situazioni. E, naturalmente, un’ottima squadra".
Quale giocatore ruberebbe alla Juventus?
"Ne prenderei tanti... Ma soprattutto prenderei tutti i loro giovani: tanti gioielli da sgrezzare. Un lavoro che ci piace, da queste parti, e che sappiamo fare bene".