Manna, un altro juventino a Napoli. Retroscena Marotta e il futuro di Cherubini

Il ds bianconero sempre più vicino all'accordo con i partenopei, che cercano il nuovo allenatore: Italiano in pole, ma spunta un nuovo nome

TORINO - A prescindere dall’assunto che Giovanni Manna sia (e lo è) un ottimo professionista e che porti in dote già ottime esperienze che impreziosiscono i “soli’ 35 anni di età, il fatto che Aurelio De Laurentiis scelga il prossimo direttore sportivo del Napoli tra uno dei dirigenti ancora sotto contratto (un altro anno) della Juventus, ricorda un poco quel gioco infantile di chi “ce l’ha più grosso”: tu mi hai preso Cristiano Giuntoli l’anno scorso? E io ti sfilo Manna quest’anno.

Manna al Napoli, la Juve e la Next Gen

Ma sarebbe ingeneroso e banale ridurre tutto a una ripicca adolescenziale, soprattutto se si ha a che fare con dirigenti lungimiranti e illuminati del calibro del presidente del Napoli. E poi sì, magari un danno alla Juve lo crei anche perché Manna è stato tra gli artefici principali degli ultimi anni di Next Gen, quella che ha permesso alla Juventus di irrorare la prima squadra e il mercato con giovani in grado di abbattere i costi, ebbene a fronte di un livellamento verso il basso della competitività, com’è inevitabile che sia in questi casi.

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Manna dalla Juve al Napoli: la carriera

E che la professionalità di Manna sia di alto livello è confermato anche da come Adl sia passato (giustamente: è civiltà) sopra al dettaglio della conclamata fede bianconera del dirigente e le indiscrezioni raccontano che le garanzie dello stesso Giuntoli - buoni i rapporti tra i due in questi mesi - siano state preziose per superare in volata le candidature alternative di Accardi dell’Empoli e di D’Amico dell’Atalanta. Prima di approdare alla Juventus nel 2019 per occuparsi dell’Under 19 e poi andare alla Next Gen l’anno successivo, con la promozione in prima squadra nel 2022. Un percorso iniziato dalla Campania profonda (Vallo della Lucania) nel 2009 nel calcio dilettantistico.

Dopo un anno da team manager al Forlì nel 2013-14 c’è stato il salto in Svizzera: team manager e talent manager del Chiasso (2014-15) e poi ds al Lugano da Zdenek Zeman e in Europa League nel 2017-18. Lo descrive Marco Degennaro, torinese, dg Sion ed ex ds del Lugano quando Giovanni Manna era responsabile tecnico: "Quella del Napoli è una scelta illuminata, Giovanni è competente, è un ottimo direttore e vede bene il calcio, fa delle scelte attente. È una persona seria e competente. È quindi una scelta azzeccata anche se l’età è molto giovane, ma per me è un predestinato".

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Manna, Marotta e... Cherubini

E negli anni bianconeri conquistò anche la fiducia di Beppe Marotta che ha valutato a lungo di portarlo con sé all’Inter. A Napoli, c’è da giurarci, manterrà il suo profilo mediaticamente basso (poca ribalta e pochi rapporti con i giornalisti) che di sicuro non spiacerà a un presidente protagonista come De Laurentiis. Che, intanto, è alle prese con la questione allenatore.

Mentre restano le candidature di Italiano e Palladino (il sogno Conte sullo sfondo), si è aperta un’ipotesi Pioli. L’addio di Manna sarà concomitante con quello di Federico Cherubini il cui contratto, a differenza di quello del ds, scadrà già in estate. Intorno a lui si moltiplicano le indiscrezioni di un approdo al Parma che vorrà proseguire la strategia di valorizzazione dei giovani.

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TORINO - A prescindere dall’assunto che Giovanni Manna sia (e lo è) un ottimo professionista e che porti in dote già ottime esperienze che impreziosiscono i “soli’ 35 anni di età, il fatto che Aurelio De Laurentiis scelga il prossimo direttore sportivo del Napoli tra uno dei dirigenti ancora sotto contratto (un altro anno) della Juventus, ricorda un poco quel gioco infantile di chi “ce l’ha più grosso”: tu mi hai preso Cristiano Giuntoli l’anno scorso? E io ti sfilo Manna quest’anno.

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Ma sarebbe ingeneroso e banale ridurre tutto a una ripicca adolescenziale, soprattutto se si ha a che fare con dirigenti lungimiranti e illuminati del calibro del presidente del Napoli. E poi sì, magari un danno alla Juve lo crei anche perché Manna è stato tra gli artefici principali degli ultimi anni di Next Gen, quella che ha permesso alla Juventus di irrorare la prima squadra e il mercato con giovani in grado di abbattere i costi, ebbene a fronte di un livellamento verso il basso della competitività, com’è inevitabile che sia in questi casi.

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