La formazione di Allegri
Allegri non ha ancora deciso chi tra Rugani e Alex Sandro lo sostituirà: aspetta l’allenamento di stamattina e la rifinitura di domani per sciogliere i dubbi. Dovrebbero essere intoccabili Bremer e Danilo, a completare il reparto arretrato. Altrettanto scontata dovrebbe essere la coppia d’attacco con i protagonisti del 2-0 dell’andata, Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, anche se l’Yildiz visto all’Unipol Domus, inserito dopo l’intervallo al posto di Alcaraz, meriterebbe sicuramente più spazio perché il suo ingresso ha dato la scossa e propiziato la rimonta. Però la sfida dell’Olimpico è diversa rispetto a quella di Cagliari: la Lazio dovrà fare la partita martedì e Chiesa, rispetto al turco, ha le caratteristiche del contropiedista, capace di sfruttare il campo largo in cui correre in ripartenza. A centrocampo, invece, rientrerà tra i titolari McKennie, che a Cagliari è subentrato soltanto nella ripresa, con Cambiaso che dovrebbe tornare a fare l’esterno destro e Kostic, rimasto in panchina sabato sera, a coprire la corsia di sinistra.
Locatelli in cabina di regia e Rabiot mezzala sinistra dovrebbero completare l’undici, ma da loro due, come da tutta la squadra, ci si aspetta ben altro impatto se la Juventus vuole agguantare la finale. Per Roma tornerà tra i convocato Miretti mentre soltanto oggi si saprà se anche Kean ha smaltito l’infortunio. Il pari di Cagliari ha rallentato la corsa Champions della Juventus, con la qualificazione che diventa vitale per il bilancio bianconero, ma la giornata di campionato riserva uno scontro diretto tra le pretendenti (Roma-Bologna lunedì) e forse anche il Milan, impegnato nel derby, potrebbe non incamerare punti. Se la Juventus cambiasse però marcia potrebbe avere quanto prima la certezza aritmetica e poi tentare di insidiare ai rossoneri il secondo posto in classifica. Perché andare in Champions da terza o quarta in classifica salverebbe la stagione, ma non la faccia.