Yildiz troppo prezioso
Ed è una capacità rara in una rosa in cui magari ne abbondano altre, dalla forza alla velocità, e pertanto particolarmente preziosa. Soprattuto ora che le altre doti citate si sono appannate da un po’. Così è preziosa la capacità di Yildiz di saltare l’uomo: una volta ogni 44 minuti, miglior bianconero in assoluto. Altra dote rara nella rosa, fatta eccezione per Miretti, che però non è un titolare, e Chiesa, che però ha bisogno di un po’ più spazio per esprimere la propria capacità di saltare l’uomo. Questa Juve ha bisogno di Yildiz, della sua tecnica, della sua qualità nel passaggio e nel dribbling. Ne ha una necessità quasi vitale contro squadre che aspettano chiuse come il Cagliari venerdì, contro le quali ha infatti sempre sofferto, ma ne ha bisogno sempre. Un bisogno non semplice da soddisfare.
Allegri ritiene che non sia il momento di fare esperimenti a livello di modulo, con la vitale qualificazione alla Champions in ballo e con la squadra certo non al top della forma, e il ragionamento ha una logica ferrea. E nel 3-5-2 Yildiz diventa alternativo a Chiesa, che ad oggi ha un altro spessore in termini assoluti. Eppure la Juve in questo momento ha forse più bisogno delle doti del turco che di quelle dell’azzurro. Che contro certi avversari potrebbe semmai essere sacrificato da esterno di centrocampo come ha già fatto in passato (non contro squadre che giocano col tridente, però). E con la Champions comunque sempre più vicina, potrebbe presto valer la pena anche tentare un esperimento.