Garcia esautorato, allena De Laurentiis: il retroscena del teatro Napoli

Il presidente sarà tutta la settimana a Castelvolturno e con la sua presenza vuole spingere la squadra: l’obiettivo è l’assalto alla zona Champions e agli ottavi

Uno scatto bruciante dalla poltrona in tribuna autorità allo spogliatoio del suo Napoli sotto di due gol al termine del primo tempo. De Laurentiis aveva reagito in maniera furente di fronte a quello spettacolo sconcertante e aveva sentito forte l’esigenza di dover scuotere la squadra letteralmente in bambola al cospetto di avversari per nulla tremebondi.

Con quel Napoli così in confusione, il patron ha dovuto anche spezzare il rituale sacro di uno spogliatoio dove durante il match devono esserci soltanto quelli strettamente coinvolti all’evento gara. Risultato? Nel secondo tempo la squadra ha reagito in maniera forte, ha recuperato due gol e ha sperimentato un nuovo modo di giocare: il 4-2-3-1 che diventa 4-4-2 in fase di ripiegamento. E se Kvaratskhelia avesse avuto più lucidità nel tiro, il Napoli avrebbe anche potuto portare a casa il primo successo stagionale contro una squadra di rango.

Gli introiti dalla Champions

Non è successo e gli azzurri si sono dovuti accontentare di un pareggio che non basta per restare all’interno della zona Champions. Ed è questo il vero motivo che ha portato De Laurentiis a reagire al termine del primo tempo, ad entrare nello spogliatoio e scuotere una squadra letteralmente intontita: gli 80 milioni provenienti dalla Champions sono vitali per la tenuta dei conti. Il vero obiettivo del patron è questo, anche se i numeri raccontano che gli azzurri potrebbero ancora lottare per il titolo, e le prossime tre sfide saranno un’altra tappa per capire se la squadra ha veramente reagito e se continuerà ad avere la stessa intensità mostrata nel secondo tempo del match contro il Milan

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Napoli, verso la Salernitana

Da sabato nel derby contro la Salernitana, quando mancherà lo squalificato Natan per l’espulsione ricevuta contro il Milan, alla gara casalinga contro l’Empoli, passando per il match di Champions con l’Union Berlino, De Laurentiis si aspetta che arrivino altrettante vittorie per dare l’assalto alla zona Champions e per ipotecare gli ottavi di finale della competizione.

ADL e il sostegno a Garcia

Il patron garantirà la sua presenza per tutta la settimana a Castelvolturno, come forma di sostegno a Rudi Garcia che potrebbe scegliere dal primo minuto dell’Arechi lo stesso modulo della ripresa contro il Milan. La buona notizia per il coach francese riguarda Juan Jesus. Il difensore brasiliano alla ripresa degli allenamenti di ieri ha lavorato quasi per intero con la squadra e dunque sabato nel derby potrebbe tornare a disposizione. Non dal primo minuto, ma almeno in panchina come alternativa alla coppia Rrahmani-Ostigard. Ieri il tecnico si è concesso una visita speciale, un blitz nel cuore di Napoli per celebrare quello che sarebbe stato il 63° compleanno di Diego Maradona. Garcia, in t-shirt e cappellino si è fatto anche immortalare davanti al murale di Diego nella piazzetta Maradona ai Quartieri Spagnoli.

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Uno scatto bruciante dalla poltrona in tribuna autorità allo spogliatoio del suo Napoli sotto di due gol al termine del primo tempo. De Laurentiis aveva reagito in maniera furente di fronte a quello spettacolo sconcertante e aveva sentito forte l’esigenza di dover scuotere la squadra letteralmente in bambola al cospetto di avversari per nulla tremebondi.

Con quel Napoli così in confusione, il patron ha dovuto anche spezzare il rituale sacro di uno spogliatoio dove durante il match devono esserci soltanto quelli strettamente coinvolti all’evento gara. Risultato? Nel secondo tempo la squadra ha reagito in maniera forte, ha recuperato due gol e ha sperimentato un nuovo modo di giocare: il 4-2-3-1 che diventa 4-4-2 in fase di ripiegamento. E se Kvaratskhelia avesse avuto più lucidità nel tiro, il Napoli avrebbe anche potuto portare a casa il primo successo stagionale contro una squadra di rango.

Gli introiti dalla Champions

Non è successo e gli azzurri si sono dovuti accontentare di un pareggio che non basta per restare all’interno della zona Champions. Ed è questo il vero motivo che ha portato De Laurentiis a reagire al termine del primo tempo, ad entrare nello spogliatoio e scuotere una squadra letteralmente intontita: gli 80 milioni provenienti dalla Champions sono vitali per la tenuta dei conti. Il vero obiettivo del patron è questo, anche se i numeri raccontano che gli azzurri potrebbero ancora lottare per il titolo, e le prossime tre sfide saranno un’altra tappa per capire se la squadra ha veramente reagito e se continuerà ad avere la stessa intensità mostrata nel secondo tempo del match contro il Milan

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