La verità sulla polemica del camion con la faccia di Mussolini a Venezia

Le polemiche scatenate dalla vicenda non si placano e ci sono varie ditte coinvolte: ecco cosa hanno dichiarato
La verità sulla polemica del camion con la faccia di Mussolini a Venezia

La storia del camion con la faccia di Mussolini e la scritta Duce, trovato parcheggiato sul Canal Grande a Venezia, ha scatenato tantissime polemiche, con le indagini partite immediatamente per il reato di apologia del fascismo. La notizia è diventata virale, e naturalmente ogni ora spuntano novità sulla vicenda. E adesso viene da chiedersi quali saranno le conseguenze per l’azienda proprietaria del mezzo.

A chi andrà la colpa?

La vicenda ha coinvolto anche la segretaria del PD veneziano, Monica Sambo, che ha parlato di “sfregio a Venezia”, ma ovviamente è intervenuta anche Arterìa, la ditta proprietaria del mezzo che ha spiegato come sarebbero andate le cose. Secondo quanto dichiarato da Saverio Montanari, componente del Cda dell’azienda specializzata nel trasporto di beni di lusso, a mandare il camion con il volto del duce sarebbe stato Obiettivo Trasporti di Concordia Sagittaria, un'altra ditta a cui Arterìa si è rivolta per velocizzare alcune pratiche. “Appena ci siamo resi conto, il nostro personale ha immediatamente chiesto al sub-trasportatore di allontanarsi. Abbiamo subito interrotto ogni rapporto contrattuale, ora stiamo valutando la possibilità di fare un’azione legale nei confronti della ditta”, ha dichiarato Montanari. Nel frattempo, Obiettivo Trasporti pare essersi scusata per l’accaduto. Ma potrebbe non finire qui.

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