PARIGI (FRANCIA) - Le polemiche scaturite dopo il ritiro di Jannik Sinner nell'ultima edizione hanno portato gli organizzatori del Masters 1000 di Parigi-Bercy a un cambio di rotta. Lo scorso 2 novembre il campione italiano ha alzato bandiera bianca dopo aver battuto in tre set l'americano Mackenzie McDonald conquistando gli ottavi di finale. Sceso in campo intorno a mezzanotte e mezzo, il match si è concluso alle 2.37 e nemmeno 12 ore dopo il 22enne di San Candido sarebbe dovuto tornare di nuovo a battagliare contro l'australiano Alex De Minaur. Uno sforzo eccessivo che ha portato l'azzurro al ritiro: "Sono dispiaciuto di annunciare che mi ritiro dalla partita di oggi a Bercy - scrisse allora Sinner sui suoi account social - .Ho finito il match quando erano quasi le 3 del mattino e sono andato a letto solo qualche ora più tardi. Avevo meno di 12 ore per riposarmi e preparare la prossima partita. Devo prendere la decisione giusta per la mia salute e il mio corpo".
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La replica di Pioline
"Rispettiamo la scelta di Sinner - rispose allora Pioline parlando a L'Équipe - la stanchezza fa parte della vita di un tennista professionista. Poi nel suo caso è anche una stanchezza accumulata, e con grandi obiettivi davanti come le Nitto ATP Finals (dove è arrivato in finale perdendo contro Djokovic ndr). Bisogna però rendersi conto che con le infrastrutture esistenti, il campo 1 non è all'altezza di un torneo Masters 1000. Abbiamo fatto bene, alla luce di quanto successo, a iniziare una riflessione sul futuro del torneo che dovrebbe ingrandirsi per rispondere alle nuove esigenze del circuito".