Sardegna, passione outdoor

Dall’isola di Tavolara all’Ogliastra, tra panorami mozzafiato, pareti rocciose e sentieri avventurosi. Tante bellezze da scoprire scalando ed esplorando
Sardegna, passione outdoor

Spiagge da sogno e un mare tra i più belli al mondo, ma anche montagne cosparse di boschi interrotte da spettacolari gole e pareti a strapiombo. E una Regione che nel tempo ha imparato a valorizzare il suo territorio, assecondandone la naturale propensione a caratterizzarsi come un paradiso per gli amanti delle attività outdoor. Dagli itinerari per i trekker, alle piste ciclabili per gli appassionati della pedalata, fino alle vie ferrate e ai percorsi per gli arditi del climbing e del canyoning, che dal finire degli anni ’80 hanno iniziato a scoprire le infinite varianti offerte dalla variegata orografia della Sardegna, gradualmente divenuta meta apprezzata in tutta Europa. Per chi pratica l’arrampicata, infatti, le oltre 360 falesie sparpagliate lungo tutta l’isola rappresentano ormai un’eccellenza assoluta, anche in virtù di un clima sempre mite, che con- sente di godere delle incredibili formazioni rocciose in tutte le stagioni dell’anno. Difficile stilare una graduatoria, tanta è la varietà di scelta a disposizione; possibile invece proporre delle intriganti opzioni, che possano incuriosire.

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Tavolara da favola

Dall’azzurro e il verde smeraldo delle onde, sorge l’isola di Tavolara, una montagna ricoperta di ginepro, rosmarino e lentisco. E quella di scalare una parete di roccia in mezzo al mare, è proprio la sensazione che si prova affrontando questo suggestivo itinerario, che può anche considerarsi in un certo senso storico, visto che ricalca il percorso degli antichi proprietari, che utilizzavano l’isola di Tavolara per il pascolo e come riserva di caccia. Un sentiero attrezzato più che una classica via ferrata, ma che in alcuni passaggi su roccia obbliga a indossare imbragatura di sicurezza e casco. L’esperienza inizia già dal molo di Tavolara, piuttosto agevole da raggiungere in estate grazie alle imbarcazioni e in generale affidandosi a un trasporto in gommone con skipper, di lì, attraverso una stradina che costeggia gli edifici, si accede a una spiaggetta, delimitata da alcuni scogli, che a loro volta aprono una traccia per il sentiero principale.

Un forno per la calce e una bacheca dell’Area Marina Protetta, della quale Punta Coda Cavallo è il simbolo, segnalano la ripida salita che si inoltra nel bosco fino al primo fronte roccioso, attrezzato con una corda fissa che facilita la salita fino a un grande terrazzamento, quindi il sentiero cambia direzione e attraversa un ampio terrazzo sospeso, dal quale si raggiunge l’anfiteatro roccioso per riprendere a salire su tratti di placche di roccia protetti da cavo d’acciaio. L’arrivo in cresta è accolto dalla croce di Punta Cannone.

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Gallura selvaggia

La Gallura offre un’esperienza indimenticabile anche agli appassionati di canyoning, con il Rio Pitrisconi. Immerso nella natura più selvaggia, è l’ideale se visitato in primavera, quando lo scorrimento dell’acqua è ottimale e la gola non ancora molto frequentata.

Per raggiungere il Rio, il riferimento è l’abitato di Budditogliu, una frazione di San Teodoro, rinomata località turistica costiera, a circa 6 km dal quale si trova la casermetta forestale Pitrisconi, dove è possibile parcheggiare per imboccare l’unico sentiero che scende a valle, fino all’alveo del torrente. Seguendo il corso dell’acqua, si affrontano una serie di spettacolari salti del torrente; l’ultima cascata, di 6 metri, si tuffa in un grande lago, dalla riva opposta poi si procede in salita lungo un ripido sentiero che conduce a un’ampia traccia che ricondurrà all’area della casermetta.

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Ogliastra avventurosa

Spostandoci in Ogliastra, gli amanti del climbing e del canyoning non possono perdersi l’opportunità di cimentarsi con Pedra Longa e Urzulei. Pedra Longa, a strapiombo su acque cristalline, è il monumento naturale più famoso della costa baunese. Facile da raggiungere in auto, è stato recentemente oggetto di interventi per la valorizzazione e la promozione dell’arrampicata sportiva.

Percorrendo la SS 125, prima di arrivare a Baunei, si prende la deviazione per Pedra Longa, così da arrivare al parcheggio proprio a ridosso della maestosa guglia, da lì una scalinata che scende verso il mare conduce alle diverse vie, da quelle del settore Scalette a quelle del settore Mare, mentre sul versante esterno rivolto a est corrono altre cinque vie multipitch, imperdibili per gli amanti di tiri a difficoltà elevata. Ogliastra avventurosa anche per gli amanti del canyoning interessati a provare la Codula Orbisi, nel cuore del Supramonte di Urzulei. Si tratta di una profonda gola carsica, affluente in riva destra del Rio Flumineddu, priva di scorrimento ma non asciutta, grazie all’azione delle sue marmitte, che trattengono l’acqua per tutto l’anno. Se si vuole infatti percorrere anche la parte sotterranea, sarà necessario dotarsi di una muta in neoprene e di illuminazione frontale semplicissima da raggiungere, la codula propone 10 calate in corda. La calata finale è all’interno di una dolina chiamata Grotta dei Colombi.

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Verso Sud

Nel Sulcis anche i climber meno esperti possono godere di uno spettacolo unico, con la piccola parete calcarea Ombre Rosse. Facile da raggiungere da Iglesias e con avvicinamento zero, offre vie di media e bassa difficoltà con solo monotiri, ma è il caratteristico rossastro della roccia a colorare letteralmente questo tipo di esperienza. Sempre nell’Iglesiente, per i più accaniti, tappa obbligatoria alla storica falesia di Punta Pilocca con le sue 60 vie su placca e un calcare stupefacente.

Il Medio Campidano infine apre a esperienze di canyoning senza paragoni. Nonostante la percorribilità ridotta ai soli mesi piovosi, Sa Spendula, nel Comune di Villacidro, è un’attrazione da non perdere nel sud della Sardegna. Si tratta di un canyon acquatico, dove lo scorrimento è garantito durante la stagione invernale. Le indicazioni per la cascata di Sa Spendula conducono fuori dal centro abitato e, partendo da qui, l’asfalto lascia presto il posto a una strada bianca: il percorso vale l’escursione verso la valle del Rio Coxinas. Fondamentale l’uso della muta per il tratto tecnico. Da provare, sempre nel Villacidrese, anche Piscina Irgas, suggestivo canyon acquatico tipicamente escursionistico, visitabile al massimo fino all’inizio della primavera, che offre una meravigliosa vista dall’alto della sinuosa Valle del Rio Oridda e sulla cascata.

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Spiagge da sogno e un mare tra i più belli al mondo, ma anche montagne cosparse di boschi interrotte da spettacolari gole e pareti a strapiombo. E una Regione che nel tempo ha imparato a valorizzare il suo territorio, assecondandone la naturale propensione a caratterizzarsi come un paradiso per gli amanti delle attività outdoor. Dagli itinerari per i trekker, alle piste ciclabili per gli appassionati della pedalata, fino alle vie ferrate e ai percorsi per gli arditi del climbing e del canyoning, che dal finire degli anni ’80 hanno iniziato a scoprire le infinite varianti offerte dalla variegata orografia della Sardegna, gradualmente divenuta meta apprezzata in tutta Europa. Per chi pratica l’arrampicata, infatti, le oltre 360 falesie sparpagliate lungo tutta l’isola rappresentano ormai un’eccellenza assoluta, anche in virtù di un clima sempre mite, che con- sente di godere delle incredibili formazioni rocciose in tutte le stagioni dell’anno. Difficile stilare una graduatoria, tanta è la varietà di scelta a disposizione; possibile invece proporre delle intriganti opzioni, che possano incuriosire.

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