Tavolara da favola
Dall’azzurro e il verde smeraldo delle onde, sorge l’isola di Tavolara, una montagna ricoperta di ginepro, rosmarino e lentisco. E quella di scalare una parete di roccia in mezzo al mare, è proprio la sensazione che si prova affrontando questo suggestivo itinerario, che può anche considerarsi in un certo senso storico, visto che ricalca il percorso degli antichi proprietari, che utilizzavano l’isola di Tavolara per il pascolo e come riserva di caccia. Un sentiero attrezzato più che una classica via ferrata, ma che in alcuni passaggi su roccia obbliga a indossare imbragatura di sicurezza e casco. L’esperienza inizia già dal molo di Tavolara, piuttosto agevole da raggiungere in estate grazie alle imbarcazioni e in generale affidandosi a un trasporto in gommone con skipper, di lì, attraverso una stradina che costeggia gli edifici, si accede a una spiaggetta, delimitata da alcuni scogli, che a loro volta aprono una traccia per il sentiero principale.

Un forno per la calce e una bacheca dell’Area Marina Protetta, della quale Punta Coda Cavallo è il simbolo, segnalano la ripida salita che si inoltra nel bosco fino al primo fronte roccioso, attrezzato con una corda fissa che facilita la salita fino a un grande terrazzamento, quindi il sentiero cambia direzione e attraversa un ampio terrazzo sospeso, dal quale si raggiunge l’anfiteatro roccioso per riprendere a salire su tratti di placche di roccia protetti da cavo d’acciaio. L’arrivo in cresta è accolto dalla croce di Punta Cannone.