Caos Fontana, addio Italia? Il post che apre agli Stati Uniti, pattinaggio sotto shock

L'olimpionica azzurra, tramite un messaggio su Instagram, ha aperto un nuovo capitolo sulle tensioni con la Fisg avvenute durante i Giochi invernali di Pechino
Caos Fontana, addio Italia? Il post che apre agli Stati Uniti, pattinaggio sotto shock

La querelle tra Arianna Fontana e la Fisg, che ha tenuto banco alle ultime Olimpiadi invernali di Pechino e che sembrava essersi risolta nella scorsa primavera, vive un nuovo capitolo. L'olimpionica azzurra, di rientro da Salt Lake City dove ha rimesso i pattini aggregandosi al viaggio del marito e allenatore Anthony Lo Bello ha dichiarato con un post su Instagram che "purtroppo non ci sono state comunicazioni costruttive sulla mia partecipazione ai Giochi Olimpici del '26 da parte della Fisg dopo che, dall'aprile scorso, ci sono state ammissioni, da parte del presidente della Fisg, di errori commessi e fatto promesse che non sono mai state mantenute. Lo staff rimane, in parte, quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e questo non è accettabile".

Fontana, addio Italia?

L'atleta azzurra ha dichiarato: "Non tollererò più che il personale tecnico e federale prenda decisioni per isolarmi senza assumersi la responsabilità di queste decisioni". Arianna Fontana ha poi continuato: "Questo non è mai stato un "anno sabbatico", non ho gareggiato perché non posso giustificare di gareggiare per una federazione che condona comportamenti e decisioni dannose nei miei confronti. Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate, non tornerò e se dovessi decidere di competere in futuro, il mio percorso sarà completamente separato da quello che il direttore tecnico e il suo staff hanno pianificato per il gruppo italiano. In quel caso, mi dispiacerà non allenarmi con il resto degli atleti italiani, ma la mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile". La valtellinese ha poi lasciato intendere che potrebbe anche cambiare nazionalità se la situazione non dovesse cambiare. "Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione".

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Fisg: "Fontana, stop a intimidazioni e accuse"

"Stupore e rammarico per le gravi esternazioni di Arianna Fontana" sono espressi in una nota dalla Federazione sport del ghiaccio (Fisg), secondo cui "per nulla giovano alla ricerca di una soluzione comune" in vista di Milano-Cortina 2026. "La Fisg ha lavorato perchè l'atleta fosse posta nelle migliori condizioni per competere ai massimi livelli, impegnandosi a garantire 200mila euro a stagione a copertura delle sua spese di preparazione, cifra peraltro lontanissima da quella irraggiungibile richiesta". "Di certo - si sottolinea - la Fisg non tollererà ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana".

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La querelle tra Arianna Fontana e la Fisg, che ha tenuto banco alle ultime Olimpiadi invernali di Pechino e che sembrava essersi risolta nella scorsa primavera, vive un nuovo capitolo. L'olimpionica azzurra, di rientro da Salt Lake City dove ha rimesso i pattini aggregandosi al viaggio del marito e allenatore Anthony Lo Bello ha dichiarato con un post su Instagram che "purtroppo non ci sono state comunicazioni costruttive sulla mia partecipazione ai Giochi Olimpici del '26 da parte della Fisg dopo che, dall'aprile scorso, ci sono state ammissioni, da parte del presidente della Fisg, di errori commessi e fatto promesse che non sono mai state mantenute. Lo staff rimane, in parte, quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e questo non è accettabile".

Fontana, addio Italia?

L'atleta azzurra ha dichiarato: "Non tollererò più che il personale tecnico e federale prenda decisioni per isolarmi senza assumersi la responsabilità di queste decisioni". Arianna Fontana ha poi continuato: "Questo non è mai stato un "anno sabbatico", non ho gareggiato perché non posso giustificare di gareggiare per una federazione che condona comportamenti e decisioni dannose nei miei confronti. Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate, non tornerò e se dovessi decidere di competere in futuro, il mio percorso sarà completamente separato da quello che il direttore tecnico e il suo staff hanno pianificato per il gruppo italiano. In quel caso, mi dispiacerà non allenarmi con il resto degli atleti italiani, ma la mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile". La valtellinese ha poi lasciato intendere che potrebbe anche cambiare nazionalità se la situazione non dovesse cambiare. "Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione".

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