Dani Alves, svelato chi ha pagato la cauzione. E c'entra la ex Joana Sanz

L'ex calciatore, condannato per violenza sessuale, è in libertà provvisoria grazie al pagamento di un'ingente somma: i dettagli
Dani Alves, svelato chi ha pagato la cauzione. E c'entra la ex Joana Sanz© LP_SPAGNA

Svelato il mistero su chi ha pagato la cauzione di un milione di euro per Dani Alves, consentendo così all'ex calciatore brasiliano di uscire di prigione dopo 14 mesi di carcere e godere della libertà provvisoria in attesa dell'ultimo grado di giudizio nel processo per violenza sessuale per il quale è stato condannato a 4 anni e sei mesi in primo grado.

Dani Alves e la cauzione: l'indiscrezione  

Nessun amico o benefattore dietro al pagamento dell'ingente somma che ha consentito ad Alves la libertà provvisoria. Secondo quanto riferito dalla giornalista spagnola Marisa Martín Blazquez a Fiesta, pare che una rivista brasiliana avrebbe pagato all'ex calciatore del Barcellona una cauzione in cambio di un'intervista. La reporter ha inoltre aggiunto che sarebbe stato chiesto anche all'ex moglie di Dani, Joana Sanz, di apparire come parte dell'intervista. Si tratterebbe quindi di una rivista "molto conosciuta in Brasile, che fa grossi reportage su personaggi importanti del Brasile, ma anche a livello internazionale", e lo avrebbe fatto "in cambio di un reportage che sarebbe già in corso di realizzazione". Ed ancora: "Ci sono una serie di requisiti che devono essere soddisfatti. Sarebbe stata condotta un'intervista come reportage video sulla storia di Alves e, inoltre, Alves avrebbe chiesto a Joana Sanz di partecipare a questo reportage".

Dani Alves scaricato dal padre di Neymar

Nei giorni scorsi diversi rumors avevano riferito che il padre di Neymar avrebbe potuto pagare la cauzione di Alves, dopo il prestito di 150mila euro fattogli in passato. Ma è arrivata subito la smentita da parte del papà del calciatore brasiliano che ha detto: ome tutti sanno, all'inizio ho aiutato Dani Alves, senza collegamenti con le sue vicende giudiziarie. In questo secondo momento, in una situazione diversa dalla precedente, in cui la giustizia spagnola ha già deciso la condanna, si specula e si cerca di associare il mio nome e quello di mio figlio ad una questione che oggi non ci riguarda più. Spero che Daniel trovi tutte le risposte che cerca dalla sua famiglia. Per noi, per la mia famiglia, la questione è chiusa".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...