TORINO - Vaccini, cure e test per combattere il Covid-19 sono stati un obiettivo primario nella ricerca di Bill Gates e della Melinda Gates Foundation durante la pandemia di Coronavirus. In un'intervista rilasciata a Wired, il magnate statunitense ha fatto riferimento al modo in cui il suo Paese ha gestito la diffusione del virus e soprattutto ha parlato della data in cui ritiene che l'emergenza sarà superata: "Per i paesi ricchi, in larga misura dovremmo essere in grado di porre fine a tutto questo entro la fine del 2021 e per il resto del mondo entro la fine del 2022".
Bill Gates guarda al futuro
Il fondatore di Microsoft si dichiara "sorpreso" dalla situazione nel suo Paese visto che a suo avviso ci sono le persone "più intelligenti" del mondo in epidemiologia. Pochi giorni fa, il 7 agosto, l'Alleanza mondiale per l'immunizzazione e la vaccinazione, insieme alla Bill and Melinda Gates Foundation e al Serum Institute of India, ha annunciato che produrrà e distribuirà 100 milioni di dosi del futuro vaccino contro il Coronavirus nel 2021. Per ogni dose del vaccino servirà un massimo di tre dollari e sarà consegnata in 92 paesi in via di sviluppo. Gates ha anche parlato con sfiducia del rapido sviluppo di alcuni potenziali vaccini, in particolare Cina e Russia: "Scommetto che da qualche parte nel mondo ci saranno dei vaccini che usciranno se la revisione sarà completa... Questa non è la prima o la seconda guerra mondiale, ma è in quest'ordine a livello di impatto negativo per il sistema".