La difesa è attitudine?
«È sempre stata una cosa che mi è venuta bene. Da piccolino ceravo di rubare palla, fermare l’avversario. Mi viene naturale, ma cerco sempre di perfezionarla. La difesa si può allenare ma c’è una parte naturale e istintiva».
Finito il Mondiale e partirà subito la stagione. Ci pensa?
«In realtà non ci stavo pensando. Sono concentrato totalmente sul Mondiale. È vero, non c’è mai sosta, ma il fatto che non ci pensi aiuta corpo e mente. Certo, è tosta da un posto di vista fisico, una stagione importante e lunga, ma preferisco concentrarmi su ciò che vivo».
Com’è stata la prima stagione in Eurolega. Qui trova similitudini?
«L’impatto in Eurolega è stato molto bello, la guardavo da ragazzino. Dal punto di vista emozionale un primo anno positivo, dal punto di vista fisico impegnativo. In Eurolega c’è uno stile, uno standard di gioco, qui la presenza di nazionali da ogni continente comporta un modo di giocare diverso, in parallelo con lo stile di vita».
Ha parlato di Olimpiadi. Lei ha vissuto quella del Covid, chiusa. Ora sapete di potervele giocare perlomeno al Preolimpico.
«Per me è un obiettivo forte proprio perché l’ho vissuta e se ti capita la vuoi rivivere. In più sarà aperta al pubblico e anche per noi il villaggio sarebbe diverso».
La Serie A di calcio è iniziata. Che ne pensa della sua Juve? E gioca a fantacalcio?
«In realtà seguo molto meno. Per esempio è partita la stagione e io non sono informato nemmeno sul mercato della Juve. Devo mettermi in pari in fretta perché gli amici premono per l’asta del Fantacalcio. La faremo al mio ritorno»